Politica
3 Aprile 2019
Zamorani: "Abbiamo invitato persone di spessore per avere spunti interessanti. Questo è quello che vogliamo portare nel Palazzo, se anche non ci porta voti chi se ne frega ma in città la cultura non può essere solo quella dell'Arci"

PiùEuropa riflette sulla città tra 10 anni: “La cultura non è solo Arci”

di Redazione | 3 min

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Giubelli e Zamorani

di Martin Miraglia

Il primo incontro elettorale di Più Europa è, nelle parole di Paolo Niccolò Giubelli e Mario Zamorani, “un evento assolutamente multidisciplinare per immaginare la città su un orizzonte lungo, più di quello che la politica di solito si imposta”, cioè il mese dopo quando non direttamente il giorno dopo. Per questo, la sezione ferrarese del partito fondato da Emma Bonino ha in programma due eventi a Wunderkammer il cui titolo è per la gran parte auto esplicativo: ‘Ferrara tra dieci anni, un pensiero lungo per la città’.

Gli eventi, previsti per venerdì 5 e venerdì 12 aprile alle 17 a Palazzo Savonuzzi, saranno in realtà due sessioni con ospiti diversi sullo stesso tema, ovvero tentare di dare una visione con un orizzonte esteso per la città che fra due mesi (ormai sono anche meno) andrà al voto senza perdersi negli slogan della campagna elettorale. E se per quanto riguarda l’appuntamento del 12 il riserbo è assoluto, gli ospiti della prima sessione invece si annunciano abbastanza di primo piano nel panorama cittadino: a dare la propria visione di città ci saranno infatti Chiara Bertelli di Legacoop, Patrizio Bianchi assessore regionale, Andrea Malacarne di Italia Nostra, lo storico Davide Mantovani e lo scrittore Roberto Pazzi “che verrà a portare alcune poesie per la città”.

“Questa è la prima iniziativa di Più Europa”, ha spiegato Zamorani nella sua conferenza stampa di presentazione martedì mattina, “e siccome siamo umili ma non modesti cr4ediamo che questa sia una delle poche iniziative di spessore che differenzierà in modo netto noi dagli altri per due motivi: invitiamo persone che, a parte Bianchi, non sappiamo cosa pensino ma possono produrre riflessioni interessanti e dare spunti e poi la realtà è complessa e servono quindi riflessioni complesse mentre la politica guarda al giorno dopo”.

“Queste persone”, aggiunge Zamorani, “hanno tutte un profilo alto e a tutte sarà posta la stessa domanda con dieci minuti di tempo per la risposta: come vedi Ferrara tra dieci o quindici anni? Vogliamo sentire progetti di città che a quest’amministrazione, alle due giunte Tagliani, sono mancati. Produrremo i video delle sessioni e li consegneremo al prossimo sindaco o sindaca della città, perché questo è ciò che vogliamo portare nel Palazzo, anche se nel frattempo li renderemo consultabili. Magari come progetto non porta voti ma non ce ne frega niente, bisogna pensare alla città e non a se stessi, la città ha bisogno di cultura e poesia e qui c’è solo quella dell’Arci. Va bene, per carità, ma non si può produrre solo quello, serve altro e c’è di più. Amministrare non vuol dire solo fare le polemicucce, vuol dire rapportare la città in un contesto regionale, nazionale ed anche europeo con un pensiero largo e lungo”.

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