di Marcello Celeghini

Riva del Po. “Il Comune che sogniamo, il Comune che vogliamo”. È questo lo slogan con il quale sabato pomeriggio si è presentata ai cittadini di Ro Ferrarese la lista ‘Basta Sprechi’ presso il Centro Civico del paese.

L’occasione è stata utile per svelare i punti programmatici con i quali la lista si presenterà ai cittadini del nuovo comune di Riva del Po. Un programma che mette al centro misure per contrastare l’impoverimento del territorio e, anzi, trovare nuove vie di sviluppo per l’economia locale puntando su agricoltura, artigianato e nuova imprenditorialità. “Bisogna cercare – spiega la candidata sindaco Maria Cristina Felisati- di attrarre nuovi imprenditori e investimenti sul territorio e valorizzare i nostri giovani incentivandoli a rimanere qui e a mettere a frutto il loro talento”.

Rimane molto mal digerita all’interno della lista la fusione con Berra. “Il nostro è stato l’unico voto contrario perché Ro e Berra sono due realtà troppo diverse, è stato un matrimonio di interesse – continua Felisati -. Ora però che i giochi sono fatti, se governeremo, ci adopereremo per trovare una sintesi soddisfacente”.

È molto caldo anche il tema tasse che la lista ‘Basta Sprechi’ propone di abbassare attraverso una completa revisione della macchina comunale tesa ad eliminare ogni possibile spreco di risorse. “Valuteremo insieme ai cittadini che dovranno avere un costante filo diretto con l’amministrazione cosa mantenere e cosa no – chiarisce la coordinatrice di “Basta Sprechi”- . Il Mulino, ad esempio, costato tanti soldi, pesa ogni anno sulle casse comunali e sarà necessario ripensarlo”. Altro punto programmatico è quello dedicato alla salvaguardia dell’ambiente con una premialità maggiore per chi produce pochi rifiuti e li differenzia correttamente.

Svelati anche i primi componenti della lista che sostiene Maria Cristina Felisati come primo sindaco di Riva del Po: Paolo Zampieri (area M5S), Cinzia Milani, Alessio Saviolo e Stefano Piva. Presente all’incontro per parlare di agricoltura anche Giuseppe Magri di Italia in Comune/Ferrara Concreta.