Attualità
20 Marzo 2019
Lo scambio interculturale e sperimentale si è svolta a Bari con la partecipazione diretta di studenti

Anche Ferrara al quarto meeting del progetto europeo sui regimi totalitari del XX secolo ‘Atrium Plus’

di Redazione | 3 min

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Si è tenuto a Bari il 4° meeting del progetto Atrium Plus “Architetture dei Regimi totalitari del XX° Secolo”, dedicato alla diffusione e alla promozione in chiave turistica del patrimonio dissonante del XX° secolo.

Il progetto, finanziato dal Programma Interreg Italia-Crazia, che si trova nel cuore della sua realizzazione, si è svolto nelle giornate del 6 e 7 marzo a Bari e ha visto la presenza della delegazione del Comune di Ferrara, composta dalla dirigente del Servizio Manifestazioni Culturali, Turismo e politiche per la Pace Maria Teresa Pinna e la referente del progetto Cecilia Fogli congiuntamente a tutti i partner di progetto: Comune di Forlì in veste di capofila e Comune di Bari per la parte italiana e Università di Zara e Comune di Labin per parte croata.

Le giornate sono state principalmente dedicate ad uno scambio interculturale e sperimentale tra le classi quarte del Liceo Salvemini di Bari e del Liceo Morgagni di Forlì che hanno predisposto e testato in loco un itinerario del patrimonio culturale lasciato dai regimi totalitari nel capoluogo pugliese. I lavori sono risultati il frutto di un’intensa preparazione condivisa tra gli studi dei ragazzi, dei loro professori e delle autorità locali oltre a gli enti proprietari dei beni coinvolti nell’itinerario “Atrium Bari”.

La giornata successiva è stata dedicata ad un evento transnazionale di disseminazione tenutosi direttamente presso il Liceo Salvemini di Bari con i ragazzi direttamente coinvolti nella preparazione dell’itinerario turistico, congiuntamente ai partner italiani e croati e le autorità politiche locali. Durante l’evento il Comune di Ferrara ha introdotto la metodologia con cui a Ferrara si sta delineando l’itinerario sull’architettura dissonante riguardante gli edifici eretti nel periodo fascista attraverso diversi stili architettonici e dettagli di design- partendo dalla «Scuola Poledrelli” (1928) e proseguendo per il percorso principale della città arrivando alla «Scuola Alda Costa” (1932).

Il lavoro è il frutto della creazione di un gruppo di lavoro per il coordinamento scientifico delle attività, composto sia da esperti interni al Comune che da esperti esterni e in collaborazione con le guide turistiche oltre a 2 insegnanti di scuole cittadine. Contestualmente all’interno del progetto la delegazione scientifica sta approfondendo schede tematiche dedicate ai luoghi tematici, parte dell’itinerario locale che saranno inserite all’interno di Museo Ferrara, nonché nell’ambito di una segnaletica turistico informativa che andrà ad implementare quella esistente a consolidare i contesti di promozione turistica italiana e internazionale.

L’occasione ha offerto a tutti i partecipanti l’opportunità di una riflessione non solo storica e politica, ma anche urbanistica delle tracce lasciate sui propri territori dei regimi totalitari anche in un’ottica di valorizzazione e promozione turistica e culturale di itinerari meno conosciuti rispetto a quelli ordinari. Per la delegazione ferrarese che sta predisponendo un analogo interscambio culturale con l’istituto Aleotti di Ferrara e la città di Zara, in visita a Ferrara dal 24 al 26 marzo e a Zara dal 2 al 5 aprile, l’esperienza è stata interessante e foriera di spunti e prospettive di lavoro. I ragazzi dell’istituto Aleotti, congiuntamente agli studenti di Zara, con il supporto dal Comune di Ferrara dai professori e dagli operatori turistici dei due territori ideeranno, nell’ottica del progetto Atrium Plus, un itinerario “Atrium Ferrara” da promuovere e divulgare come itinerario alternativo.

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