Attualità
20 Marzo 2019
Il dato sottolineato dall'indagine condotta da Ami a cadenza biennale. Modonesi: "Numeri che esaltano le politiche condotte in questi anni"

Sono circa 27mila i ferraresi che utilizzano giornalmente i mezzi di trasporto

di Redazione | 3 min

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Il bilancio dei numeri di saliti e discesi sugli autobus di Ferrara nel 2018 è positivo. A decretarlo è un’indagine condotta da Ami, che a cadenza biennale presenta un puntuale bilancio statistico per monitorare il rapporto dei ferraresi con i mezzi di trasporto pubblici.

Crescono gli utenti, crescono i biglietti staccati, anche se in maniera meno significativa, perché su questo dato pesano, ad esempio, gli incentivi delle regione Emilia-Romagna che prevedono la possibilità di utilizzare tutti i mezzi di trasporto pubblici a chi è titolare di un abbonamento del treno che collega due capoluoghi regionali.

“I risultati sono estremamente positivi, i dati evidenziano un segno ‘+’ su tutte le linee del trasporto pubblico della nostra città”, mette in luce un soddisfatto Aldo Modonesi, assessore ai Lavori pubblici e alla Mobilità del Comune. Senza tenere conto della linea ’15’ – la navetta che porta gli universitari dalla stazione di Ferrara al polo fieristico, e che vanta “numeri lusinghieri, 1682 persone il lunedì e 1091 persone il giovedì” chiosa Modonesi -, secondo i dati di Ami, i cittadini che in un giorno feriale medio utilizzano gli autobus sono quantificabili in 26-27mila unità.

Numeri che, secondo l’assessore comunale, esaltano “le politiche fatte in questi anni, e che troveranno ulteriore sviluppo nel prossimo Pums”, che mirano ad avere “più linee e chilometri di trasporto pubblico”, più “incentivi, come l’estensione della tariffa urbana ai confini del nostro comune e l’abbonamento gratuito agli studenti di terza media”. Una strada intrapresa che va nella direzione del 2030, anno in cui, spiega Modonesi, l’obiettivo è passare dal 6-3-1 al 4-4-2, che non è un modulo calcistico ma significa avere “quattro ferraresi che si spostano con un mezzo privato, quattro in bicicletta o a piedi, e due con il mezzo pubblico”.

Al fianco di Modonesi, sono l’amministratore unico di Ami Giuseppe Ruzziconi, e il direttore dell’agenzia Lucio Catozzo a entrare nei dettagli di una rilevazione che è stata effettuata lo scorso novembre, giovedì 22, domenica 25 e lunedì 26. “Mediante 60 rilevatori sono state monitorate 8 linee e 659 corse nei giorni feriali, 285 corse in quello festivo con 33 rilevatori impegnati”, illustra Catozzo.

Confrontando gli esiti dei precedenti bilanci di Ami, si evince che nel 2018 i passeggeri, e i loro rapporto con i numeri delle corse, è in forte crescita, non solo rispetto al 2016 ma anche degli anni precedenti.“L’utilizzo maggiore è legato alle linee 6 e 11, che collegano i centri periferici più popolosi a nord, a sud e anche l’ospedale di Cona” informa il direttore di Ami. Sensazioni positive anche guardando la percentuale di riempimento degli autobus, dato che le statistiche rilevano che la maggior parte delle corse ha avuto un numero di passeggeri compreso fra 21 e 50, mentre le corse ‘vuote’, senza persone a bordo, sono state solamente nove, e la percentuale di quelle che hanno trasportato meno di sei utenti è il 5,25% del totale.

Pur non rientrando nella rilevazione statistica complessiva, Giuseppe Ruzziconi esprime soddisfazione anche per la navetta utilizzata dagli universitari per raggiungere le aule predisposte in Fiera: “Sono 45 corse al giorno, gli studenti hanno fatto i complimenti per il servizio”.

Buoni riscontri anche dal ‘Comitato degli utenti’, il cui presidente Gianni Govoni sostiene che “ultimamente le cose sono migliorate, c’è un servizio diverso, i mezzi sono più moderni e sembra che il numero di chi non paga il biglietto sia notevolmente diminuito”, anche se qualche reclamo c’è per “il personale che a volte è scorbutico”. 

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