Politica
3 Marzo 2019
Attacco all'attuale maggioranza e alla scelta di candidare Farina: “Vogliono far diventare la città un villaggio indiano, i bramini (loro) e gli altri utili idioti per votare”

Elezioni. Pietro Franesi lancia “Cambiare Copparo”

di Redazione | 3 min

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Pietro Franesi

Copparo. “Chiedo a tutti i partiti di fare un passo indietro. Chi vuole cambiare le cose partecipi a questa impresa, ci metta passione, impegno , creatività e non chieda a chi aderisce da dove viene ma si discuta dove andare”. Pietro Franesi, negli anni ’80 segretario del Pci di Copparo e oggi direttore della Biennale di Arte contemporanea di New York e di Dubai, lancia la sfida civica per le amministrative del 26 maggio.

Lo fa promuovendo una lista civica – “Cambiare Copparo” – che dovrebbe scegliere i candidati “entro il 18 marzo” e fare addirittura le primarie: “Il 25 aprile organizzeremo le primarie dove i cittadini sceglieranno il candidato sindaco della lista”, dice Franesi, che sei anni fa a Ferrara sfidò in maniera il Partito Democratico per le primarie.

“In questi giorni ho incontrato tante persone che vogliono partecipare a questa rivoluzione, prossimamente organizzeremo degli incontri tematici per scegliere il programma del cambiamento”, invitando i copparesi a “non stare alla finestra, non chiederti cosa possono fare per te ma tu cosa puoi fare per la tua comunità”.

Franesi non nasconde affatto la sua antipatia per l’amministrazione uscente e per il candidato individuato dal centrosinistra, ovvero l’assessore Diego Farina che, nella sua visione, “non farà altro che continuare ciò che ha fatto Rossi e le cose andranno sempre peggio. Quando penso che vuol fare un ristorante a Villa Mensa, uno degli edifici storici più importanti del territorio ferrarese, mi cadono le braccia. Basta! Copparo ha bisogno d’altro”.

L’accusa alla maggioranza attuale è quella di volersi perpetuare: “Pur di mantenere i privilegi ogni volta cambiano casacca, non sbagliando mai di indossare quella del vincitore. Sono stati veltroniani, franceschiniani, bersaniani, renziani ed ora fedelissimi di Zingaretti. Una volta, questi personaggi li chiamavano voltaggabana, oggi sono dei pragmatici – attacca -. Vogliono far diventare Copparo un villaggio indiano, i bramini (loro) e gli altri? Utili idioti solo per votare”.

L’altro che Franesi propone è “una lista civica aperta a quanti vogliono impegnarsi per dare una svolta positiva alla vita dei copparesi. È giusto che forze fresche prendano in mano il destino della comunità”.

Tra queste forze fresche proprio lui non ci sarà o almeno non rivestirà un ruolo di punta:  “La mia intenzione non è quella di candidarmi a sindaco ma aprire una riflessione con tutti i copparesi, al di là del loro orientamento politico, per ridare al cittadino e ai suoi rappresentanti eletti in consiglio comunale quel potere di indirizzo e di controllo che oggi gli viene negato. Poi vinca il migliore e non il meno peggio”.

“Perchè faccio tutto ciò? Perchè amo il mio Paese – spiega infine – e mai mi sono tirato indietro quando c’era bisogno di metterci la faccia e mai ho fatto diventare la politica un mestiere. Dal 1989 lavoro all’estero. Sono 30 anni”.

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