Mancano due firme, quelle di Ilaria Baraldi e di Vito Guzzinati, nell’ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare del Partito Democratico per impegnare sindaco e giunta a chiedere più forze dell’ordine dopo i disordini di sabato sera in Gad.
A pesare davvero è ovviamente l’assenza della firma della Baraldi, segretaria comunale del Pd, soprattutto su un tema delicato come quello della sicurezza in Gad.
Ci sono invece tutti gli altri consiglieri, compresi T0maso Cristofori e Luigi Vitellio, nel chiedere
“al Ministro dell’Interno, l’assegnazione di più forze dell’ordine, oltre a quelle già
assegnate dal precedente Governo, per un maggiore controllo e presidio del territorio attraverso azioni di contrasto ai fenomeni di criminalità”. Chiesto anche un impegno ai parlamentari ferraresi “nel persuadere il governo ad una maggiore collaborazione, nell’interesse dei residenti della zona stazione”.
Tra le richieste – che verranno discusse nel consiglio comunale di lunedì 25 febbraio – anche quella di “proseguire con le politiche già avviate per rivitalizzare l’area Giardino con interventi che di riqualificazione e di rigenerazione sotto l’aspetto: infrastrutturale, culturale e dei servizi, contribuendo con il Corpo di Polizia Municipale a dare il supporto necessario alle forze dell’ordine e alle forze armate presenti”.
Rispondendo a un’interpellanza di Alberto Balboni (Fdi) al Senato, Salvini ha già annunciato un “impegno del Governo a un potenziamento ulteriore”, e che “la Questura di Ferrara, nell’ambito del Piano di riorganizzazione delle Questure e dei Commissariati post legge Madia, attualmente in definizione, beneficerà di un incremento di organico pari a 55 unità. A ciò si aggiungerà un piano straordinario di rinforzi di controllo del territorio attraverso il Reparto Prevenzione Crimine”.
Tornando all’odg del Pd, non manca la ‘provocazione’ nella richiesta “di essere informati delle espulsioni promesse dal ministro Salvini che riguardano le persone colte in fragranza di reato”. Chiesta anche – per mezzo sempre dell’impegno in tal senso della giunta – un’accelerazione nella
convocazione della Commissione Antimafia e, infine, di riprendere l’operazione martellamento messa in atto nell’estate del 2017.
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