“Mentre siamo tutti impegnati a ottenere dal Governo i risarcimenti per le persone che hanno subito danni, il M5S invece di far sentire la propria voce verso i colleghi di partito nei ministeri affinché si muovano rapidamente, va in procura a presentare un esposto e coglie pure l’occasione per mettere in dubbio il lavoro e l’impegno dei magistrati, accusandoli di non avere agito celermente”. E’ quanto dichiara il segretario e consigliere regionale del Pd, Paolo Calvano, in merito all’esposto depositato in Procura a Bologna da parte di Silvia Piccinini, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione, sull’esondazione del fiume Reno avvenuta lo scorso 2 febbraio a Passo Pioppe a Castel Maggiore nel Bolognese.
Secondo Calvano “questa è politica e propaganda di bassa qualità, fatta sulla pelle della gente che ha subìto e ancora sta contando i danni; è becero sciacallaggio, per strappare quei cinque minuti di quella visibilità che il M5S non è mai riuscito ad avere per la totale inerzia politica e l’assoluto vuoto di proposta che hanno segnato la sua presenza in Emilia-Romagna in questi anni”.
“Lascia però sbigottiti questa ennesima invocazione di ‘giustizia’ del Movimento 5 Stelle – prosegue Calvano – quella giustizia con l’iniziale minuscola, che dovrebbe colpire e abbattere il nemico politico anziché accertare fatti ed eventuali responsabilità. Stupiti anche per i tempi, perché chiede alla magistratura di intervenire proprio nelle ore in cui, per ragioni politiche opposte e con un triplo salto mortale, la ‘rete’ dei militanti pentastellati è chiamata a votare l’improcedibilità per il ministro Salvini, impedendo così ai magistrati di intervenire proprio laddove avevano ravvisato gli estremi concreti di un possibile reato. È la morale a 5 Stelle insomma: forcaioli coi nemici, difensori dell’immunità politica quando bisogna proteggere l’alleato, ormai padrone, che tiene il movimento al guinzaglio. Non c’è più nemmeno il pudore di nasconderlo: è la politica, per loro, che deve dettare tempi e bersagli dell’azione giudiziaria”.
“Mentre il M5S dà questo triste spettacolo di sé – conclude – la Regione continua a lavorare con i sindaci per garantire il risarcimento dei danni ai cittadini e alle famiglie di Castel Maggiore, Argelato e della bassa bolognese colpiti dall’esondazione del Reno, garantendo la copertura anche di quelli che verranno esclusi dai fondi nazionali. Ma siamo certi che la consigliera Piccinini, non appena completata la presentazione dell’esposto, si attaccherà al telefono con i propri esponenti di Governo per sollecitare il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale già chiesto dal presidente Bonaccini, necessario all’Emilia-Romagma proprio per il risarcimento dei danni”.
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