Attualità
10 Febbraio 2019
Il portavoce del Comitato Vittime della Pubblica Amministrazione scrive a Tagliani: "Opportunità conosciuta dalla comunità rom ma non dai ferraresi"

Buoni taxi, Ferrante vuole vederci chiaro

di Redazione | 2 min

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25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

Cau, tutti le informazioni per l’assistenza nei giorni festivi

In occasione di due settimane in cui si stanno susseguendo numerosi giorni festivi, le Aziende Sanitarie ricordano gli orari di attivazione del servizio di Continuità Assistenziale per la cura e assistenza alla cittadinanza nei momenti in cui non sono presenti i medici di medicina generale

Il Comitato Vittime della Pubblica Amministrazione parte alla carica contro i buoni taxi che sarebbero erogati dall’Asp – Centro Servizi alla Persona ai nomadi, oggetto dell’ultima lettera rivolta al sindaco Tiziano Tagliani.

“Sapendo che le Asp sono aziende di diritto pubblico dei Comuni – segnala il portavoce Aldo Ferrante – chiediamo di conoscere a quanto ammonta il valore massimo economico di ogni buono, quanti cittadini ne hanno usufruito negli anni 2016-2017-2018 e a quanto ammontano le erogazioni economiche per i buoni taxi nello stesso triennio”.

“Posto che intere ed importanti frazioni del Comune di Ferrara risultano malamente o per nulla collegate all’ospedale di Cona – nota il portavoce del comitato -, lascia quantomeno perplessi rilevare che l’opportunità di avvalersi di un tale, alternativo, servizio non venga minimamente pubblicizzata presso la popolazione ferrarese residente. Per contro, di tale possibilità risulta invece ben edotta la locale comunità Rom”.

“Il Comune di Ferrara e l’Asp come hanno diffuso presso la cittadinanza l’esistenza di questo servizio?” domanda Ferrante, precisando che “una delle persone che ne hanno sicuramente beneficiato non ha evidenti problemi di deambulazione e stranamente da oltre 6 anni questa ‘presunta’ nomade risiede stabilmente nel campo Rom di via Bonifiche”.

In realtà sul sito del Comune – nella pagina dedicata, aggiornata ad aprile 2018 – si parla di una “agevolazione economica per l’utilizzo dei taxi (tariffa agevolata per l’uso dei taxi in zone urbane ed extraurbane) rivolta a persone con precise caratteristiche e che hanno difficoltà ad usare i mezzi pubblici”.

Possono usufruirne i cittadini del Comune di Ferrara che siano titolari di invalidità civile al 100% e che abbiano una Isee famigliare non superiore a 14.238,00 euro: da 14.238,01 euro e oltre non esiste diritto al buono taxi; da 6.714,01 a 14.238 euro esenzione parziale; in questo caso il Comune di Ferrara, tramite l’Asp concede un contributo per la riduzione del costo della corsa pari a 3,60 euro per le corse urbane e 7,75 euro per le corse extraurbane e la differenza sarà a carico dell’utente; da 0 a 6.714 euro esenzione totale del pagamento delle corse.

La domanda deve essere presentata all’Ufficio Bilancio e Patrimonio dell’Asp dove è possibile, per chi è in possesso dei requisiti, ritirare un blocchetto da 20 corse, previo pagamento all’Asp di 16,80 euro. Non può essere erogato più di un blocchetto all’anno dalla data del rilascio ma il blocchetto non ha scadenza e può essere utilizzato fino all’esaurimento dei buoni.

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