Alan Fabbri
“Tiziano Tagliani continua ad essere nervoso, cosciente del suo fine mandato e della situazione confusionaria all’interno del suo partito”. Alan Fabbri replica a distanza alle parole di Tagliani che aveva raffrontato le due realtà dove i due avversari politici sono stati sindaci, Ferrara e Bondeno.
“Con un comunicato più che fazioso – replica il candidato in pectore del centrodestra – e che non rispetta il suo ruolo istituzionale, confronta una piccola cittadina come Bondeno ad una provincia come Ferrara la cui missione dovrebbe essere quella di trainare i piccoli centri e non di denigrarli”.
Del resto così “fanno tutte le altre grandi città dell’Emilia Romagna. Perché essere grandi non significa solo avere una popolazione più numerosa, ma anche un disegno politico che rispetti logiche di cooperazione con il territorio circostante e per il bene dei suoi abitanti”.
“Se il nostro è un territorio economicamente depresso – riflette l’esponente leghista, capogruppo in Regione e segretario provinciale del Carroccio -, al suo posto due domande me le farei, senza cercare in modo scomposto di affondare mediaticamente comuni che si son ripresi brillantemente dopo il terremoto”.
Tagliani invece, secondo Fabbri, “è sempre più ottenebrato da politiche di chiusura, di rivalità e che continuano a mirare al controllo e non allo sviluppo di strategie di crescita”.
Bondeno e Ferrara, per concludere, “sono due realtà diverse, con potenzialità, problemi ed esigenze differenti. In effetti reggere il confronto con Bondeno è più semplice, perché non lo fa con tutte le altre città della Regione Emilia-Romagna? Ferrara è ultima da sempre in tutti i parametri, quest’anno addirittura è scesa di altre due posizioni su ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, giustizia e sicurezza, demografia e società. Ma di questo il sindaco Tagliani ne è ben consapevole. E fortunatamente anche i cittadini”.
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