Mesola
31 Gennaio 2019
A provocare l'incidente un camion che non è riuscito a rallentare in tempo al semaforo. La vittima è Maria Paola Passafini, 62 anni

Terribile schianto sulla Romea: donna muore schiacciata nell’auto

di Redazione | 2 min

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Bosco Mesola. È un incidente terribile e drammatico quello avvenuto attorno alle 14 sulla Statale Romea, all’altezza di Bosco Mesola, dove una donna di 62 anni ha perso la vita a bordo della propria Fiat Panda, letteralmente schiacciata tra il Suv Ssangyong che la precedeva e un camion – un Fiat Iveco 130 guidato da un uomo circa 60enne –  sopraggiunto da dietro senza riuscire a frenare in tempo.

La vittima, Maria Paola Passafini

La vittima, Maria Paola Passafini, era originaria di Codigoro e viveva a Pontelangorino con marito e due figli, sopraggiunti sul luogo della tragedia poco dopo. Secondo i primi rilievi, la donna è morta sul colpo per il violento impatto, tamponata mentre era in coda, in direzione Venezia, al semaforo che regola l’incrocio per Bosco Mesola, teatro di parecchi gravi incidenti stradali.

Le condizioni della Fiat Panda hanno reso complicate le operazioni di recupero, condotte dai Vigili del Fuoco di Codigoro, come impegnativo si sono rivelati i rilievi della Polizia Stradale di Codigoro, coadiuvata dai Carabinieri di Mesola e dalla Polizia Municipale del Delta nella regolazione del traffico. La circolazione è stata interrotta per un paio d’ore in entrambe le direzioni, per un tratto di circa 5 km.

Illeso il conducente del Suv, un 56enne di Venezia che ha ricostruito la dinamica dell’incidente come principale testimone. Dai primi accertamenti l’uomo alla guida dell’automezzo (anche lui illeso) ha tentato una frenata solo negli ultimi metri che aveva a disposizione, probabilmente senza accorgersi delle auto in coda nè del semaforo rosso. Lo stesso Suv, considerando la portata del tamponamento, ha subìto danni piuttosto contenuti.

Nell’incidente è stato coinvolto solo secondariamente un quarto mezzo, un autotreno condotto da un quarantenne bolognese che era il primo in coda rispetto al semaforo. Tutti i veicoli, sottoposti a sequestro, sono ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.

 

 

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