Attualità
30 Gennaio 2019
Formignana, Ro e Poggio Renatico sotto soglia 100 kg di non riciclato per abitante. Comacchio peggiore in assoluto

Rifiuti zero. Tre Comuni ferraresi tra i 27 virtuosi della regione

di Redazione | 3 min

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Poggio Renatico. Ci sono anche tre comuni ferraresi tra i 27 della regione al top nella raccolta differenziata, al punto di produrre meno di 100 kg di all’anno di rifiuti non riciclati per abitante. Si tratta di Formignana, Ro e Poggio Renatico. E se i primi due oggi sono due enti diversi e più grandi (gestiti da Area) dopo la fusione rispettivamente con Tresigallo e Berra, Poggio (gestito da Cmv) è ancora esistente in maniera autonoma e sarà anche la sede che ospiterà la premiazione della 5a edizione del premio “Sotto il muro dei 100 kg: Comuni verso rifiuti zero”.

In questa speciale classifica Formignana è in 9^ posizione (69 kg per abitante), Poggio in 11^ (72 kg) e Ro in 13^ (76 kg). Ferrara (Hera) città è 187^ con 268 kg. Purtroppo è ferrarese anche il Comune peggiore in tutta la regione, in posizione 333 con ben 714 kg di rifiuto non differenziato per abitante: Comacchio (Area).

L’iniziativa è promossa dalla Rete Rifiuti Zero Emilia-Romagna aderente a Zero Waste Italy e organizzata in collaborazione con il Comune di Poggio Renatico, che da quest’anno, passando dalla raccolta stradale con calotta al porta a porta, entra a pieno titolo nella schiera dei 27 Comuni emiliano romagnoli che si aggiudicano il premio 2018 di quelli più virtuosi nella riduzione dei rifiuti urbani non riciclabili.

Dalla prima edizione del premio, sui dati regionali del 2013, che registrava solo due Comuni con una produzione annua sotto i 100 kg per abitante di rifiuti non riciclati si è passati ai 10 della scorsa edizione.Ma è appunto l’edizione 2018, sui dati 2017, che viene presentata il prossimo 2 febbraio, che registra un vero e proprio exploit con 27 comuni, che si aggiudicano il premio sotto i 100 Kg, cui si aggiungono altri 60 comuni che si attestano sotto i 150 Kg per abitante di Rifiuti Non Riciclati.

Occorre ricordare che la legge regionale di iniziativa popolare sulla riduzione dei rifiuti e per la promozione dell’economia circolare (L.R. 16/2015), proposta e promossa dalla Rete Rifiuti Zero, è stata emanata alla fine del 2015. Il risultato di quest’anno va di pari passo sia col passaggio dal sistema di raccolta stradale a quello di raccolta domiciliare porta a porta (da 74 a 111 comuni) sia con l’introduzione della tariffa puntuale da poche unità a 30 comuni (escludendo i comuni con sacchetto prepagato) di cui 29 Porta a Porta e 1 misto con calotta.

È evidente come il sistema di raccolta incida sul risultato. I 27 vincitori del premio 2018 sono solo comuni con raccolta porta a porta e quasi tutti con tariffa puntuale, mentre fra i 100 e i 150 kg/abitante residente si trovano solo 10 comuni con sistema diverso, di cui 5 con cassonetti stradali a calotta e 5 con raccolta mista e nessuno con raccolta tradizionale.

Degli 11 gestori presenti nella regione, Aimag e S. Donnino sono sotto i 100 kg di rifiuti urbani non a riciclo e superano abbondantemente tutti gli obiettivi di legge, degli altri solo Geovest si colloca sotto i 150 kg/residente di rifiuti urbani non a riciclo.

Durante la mattinata di sabato 2 febbraio, all’auditorium di Poggio Renatico in via Salvo d’Acquisto 3, si alterneranno le relazioni di vari esperti, quali Enzo Favoino del comitato scientifico di Zero Waste Europe, Enrico Musmeci dell’Enea, Gianluigo Monego di Contarina spa, per fare il punto sui più recenti indirizzi normativi, innovazioni tecnologiche e impiantistiche (impianti di riciclaggio pannolini, selezione del secco residuo, compostaggio di comunità) oltre al “lancio” della proposta di una nuova legge di inziativa popolare su acqua e rifiuti.

Chiuderà la giornata il confronto periodico fra i Comuni che hanno già adottato, con delibera, la strategia verso rifiuti zero nella nostra regione.

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