Spal
30 Gennaio 2019
Paolo Branduani è il portiere che ha subito meno gol dall’inizio del campionato

È un ex Spal il portiere meno battuto d’Europa

di Redazione | 4 min

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Paolo Branduani in azione ai tempi della Spal (foto di Alessandro Castaldi)


di Margherita Mihalachi

Meglio del collega juventino Szczesny (12 gol subiti) e del portiere del Liverpool e della nazionale brasiliana Alisson, pagato in estate 73 milioni dai Reds (13 gol subiti), c’è l’ex spallino Paolo Branduani che con 9 gol subiti in 22 partite con la sua Juve Stabia si ritaglia un record mondiale ed europeo.

Cresciuto con la Primavera dell’Inter e i consigli di Julio Cesar, Branduani si è fatto le ossa in D con la Colognese, quindi con l’Albinoleffe in B e poi in C, per cinque stagioni, tra le fila della Feralpisalò, fino al trampolino Spal. Con la maglia biancazzurra, la squadra con la quale aveva firmato un accordo biennale a maggio 2015, ha vinto il campionato 2015/16 e fatto registrare anche 7 presenze in serie cadetta. Ceduto a titolo definitivo nell›estate del 2017, da allora veste i colori gialloblu della Juve Stabia.

E quest’anno la squadra di Fabio Caserta sta infrangendo ogni primato. Capolista in solitaria in Serie C (girone C) a +9 dal Trapani, in campionato le Vespe sono ancora imbattute.

E tu dopo 13 partite non hai subito gol.

“Di certo non mi aspettavo di essere uno dei portieri meno battuti a livello mondiale, ma il merito è di questa meravigliosa squadra che mi permette di avere questo record invidiabile”.

Solo merito della squadra? Non è che eccedi in modestia?

“Con i compagni mi trovo benissimo e lavorando tutte le settimane riusciamo a limare ogni minimo particolare per cercare di fare sempre meglio. Con la società mi trovo bene, anche perché mi hanno dato la possibilità di uscire da un periodo nero che stavo passando dopo sei mesi a Teramo conclusi con l’infortunio alla schiena”.

Sei cresciuto con consigli di Julio Cesar ad Appiano Gentile. Ti ispiri al brasiliano del triplete o hai altri modelli?

“Quando metto i guantoni mi ispiro ad Handanovic, anche se prima come idolo avevo proprio Julio Cesar, con cui ho avuto la fortuna di allenarmi quando ero in primavera all’Inter”.

Qualche rimpianto?

“Della mia carriera calcistica cambierei poco, l’unica pecca è stata andare via dalla Spal a gennaio per andare a Teramo, invece che giocarmi tutte le mie carte in serie B. Un rimpianto sempre legato a quell’anno è quando Meret si infortunò in nazionale e io potevo giocare qualche partita in più, ma dopo la gara con il Brescia in casa mi infortunai al polpaccio e dovetti star fermo tre settimane”.

Se questo è il ricordo più cocente, qual è quello più esaltante (anche se immagino già la risposta)?

“Il mio ricordo più bello alla Spal ha una data precisa. Il 23 aprile 2016. Quel giorno abbiamo raggiunto la serie B dopo tanti anni che la Spal non ci tornava, sono davvero contento di aver contribuito alla realizzazione di quel sogno. Poi posso ricordarti anche l’esordio casalingo in serie B, derby vinto 3-0 contro il Vicenza”.

Rimanendo in tema Spal, credi che la squadra di Semplici centrerà anche quest’anno l’obiettivo salvezza?

“Sono certo che si salverà. È scontato dire che la Spal deve puntare tanto su un giocatore come Lazzari, che sta dimostrato di poter fare la differenza anche in serie A, tanto da arrivare anche in Nazionale. Cosa manca non lo so, ma sono sicuro che con la spinta del Mazza riuscirà la squadra a raggiungere l’obbiettivo della salvezza con serenità”.

Ora tra i pali c’è un altro tuo collega, quel Viviano preso a gennaio in prestito dallo Sporting Clube de Portugal.

“Viviano certo non lo scopriamo ora; è un portiere fortissimo che è stato anche in Nazionale. La Spal ha trovato un giocatore affidabile che porterà punti alla Spal come ha già fatto nel derby con il Bologna e contro il Parma. Senza dimenticare Gomis, che fino all’arrivo di Viviano ha dimostrato il suo valore. Sicuramente potrà migliorare ancora avendo Viviano davanti. Una sana competizione che aiuterà a migliorare entrambi”.

Per una squadra che si deve salvare, un’altra, la Juve Stabia, punta alla promozione.

“Il mio obiettivo è aiutare i miei compagni a raggiungere la serie B. Prima degli obiettivi personali, che possono essere quelli del subire meno gol possibili, c’è la squadra”.

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