Basket
28 Gennaio 2019
Inevitabile epilogo in casa Kleb del rapporto con l’ormai ex allenatore, lunedì primo allenamento con il nuovo coach

Coach Bonacina se ne va tra le lacrime, la Bondi spera nel ‘miracolo’ Leka

di Redazione | 2 min

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Non sono bastati il suo entusiasmo contagioso e la forza con la quale ha sempre portato avanti le sue idee, per evitare a al giovane allenatore di essere l’ennesimo esonero in casa Kleb Basket Ferrara. La nuova gestione del presidente D’Auria infatti è stata costretta ad emulare quanto, molto spesso, è accaduto durante l’era Bulgarelli ovvero un cambio in corsa per cercare di evitare che la stagione volgesse al peggio.

Nella mente di tutti restano le lacrime del giovane allenatore al termine della gara persa contro Piacenza, ed il suo commosso messaggio d’addio via Facebook. L’affetto che ha travolto lo stesso Bonacina nelle ultime ore testimonia come il coach avesse un profondo legame con la piazza estense, arrivato al suo picco con il raggiungimento dei playoff ed il successivo superamento del primo turno contro Scafati al termine di una cavalcata entusiasmante.

Bonacina al termine dello scorso campionato aveva fortemente chiesto un ruolo centrale nell’organizzazione di questa stagione, ruolo che gli è stato accordato ma purtroppo per lui le cose non sono andate nel verso giusto. Dopo un inizio di campionato con qualche singhiozzo ma anche segnali positivi, come la crescita di diversi giovani e l’alchimia crescente tra le stelle della squadra Swann ed Hall, tutto è improvvisamente crollato.

Prima sono arrivati gli ‘scricchiolii’ con i gravi infortuni dei giovani più promettenti del roster ovvero Zampini e Barbon, dopodiché l’infortunio ed il turbolento addio di Mike Hall hanno fatto il resto con il desolante ultimo posto solitario in classifica raggiunto. Il supporto da parte della dirigenza all’allenatore non è mai venuto meno come testimoniano i rapidi ingaggi di Campbell e Ganeto, i quali però hanno ulteriormente sbilanciato una squadra che ora si trova con due soli veri lunghi di ruolo ovvero Fantoni e Molinaro.

Raggiunta la quinta sconfitta consecutiva ora si prova a salvare il salvabile attraverso l’ingaggio dell’albanese Spiro Leka, il secondo allenatore straniero nella storia del basket estense dopo la parentesi vissuta da John Fultz a metà degli anni novanta. A lui il compito di portare tutta la sua esperienza accumulata in anni di esperienza nelle ‘minors’ italiane ed in una piazza importante come Pesaro dove ha trascorso ben otto anni, arrivando anche ad allenare la prima squadra nello scorso campionato di serie A1. I tempi sono stretti e, nel turno infrasettimanale di mercoledì, si capirà almeno dal punto di vista psicologico e nervoso come la fragile Bondi risponderà.

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