Politica
29 Gennaio 2019
Il consigliere Gol segnala problemi di riscaldamento: "Paradossale che chi si occupa di ambiente abbia fatto questo flop in casa sua"

Arpae, Rendine: “La nuova sede green rimane al freddo”

di Redazione | 2 min

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Una “sede green”, con tecnologie “ad alta sostenibilità ambientale ed energetica” tra cui pompe geotermiche e pannelli fotovoltaici. È in questi termini che è stata presentata la nuova sede Arpae in via Bologna “ma la realtà è ben diversa da quella declamata durante l’inaugurazione in pompa magna lo scorso dicembre”.

La segnalazione porta la firma di Francesco Rendine (Gol) che ha depositato un’interpellanza per far luce sui problemi di riscaldamento nella sede dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e l’Ambiente di Ferrara, inaugurata un mese e mezzo fa alla presenza del sindaco Tiziano Tagliani, dell’assessore regionale all’Ambiente Paola Gazzolo e del direttore di Ispra Alessandro Bratti.

“L’immobile destinato a uffici e laboratori per circa 2500 metri quadrati estesi su una superficie di 5000 mq, scelto e realizzato dai vertici di Arpae e pagato con i soldi dei cittadini, dovrebbe essere ad alta sostenibilità ambientale ed energetica – spiega il consigliere comunale – con tecnologie a recupero di calore, pannelli fotovoltaici, solare termico per la produzione di acqua calda. Sullo stabile si sono inoltre condotti studi in modo che la disposizione e l’orientazione del tetto fosse tale da creare il massimo benessere per gli occupanti”.

Eppure il freddo sembra non fare sconti a nessuno. “Nonostante tutta questa ‘architettura moderna’ e ‘grandi studi’, da molti giorni i dipendenti non riescono ad avere un sufficiente livello di riscaldamento in ufficio – riporta Rendine – per cui si sono state acquistate una quindicina di stufe elettriche per riscaldare gli ambienti. Ma immediatamente dopo si è vietato l’uso delle stufe. Forse perché il modo più deleterio di sprecare l’energia elettrica (che è una forma di energia nobile) è quella di trasformarla in termica (che è la forma di energia più degradata) con resistenze elettriche”.

Il capogruppo Gol considera quindi “altamente probabile che vi siano stati gravi errori di progettazione e di approvazione da parte degli uffici preposti; si nutrono infatti molti dubbi che la struttura sia rispondente ai criteri di benessere termoigrometrico e comfort termico secondo le Uni En Iso 7730″.

E se in questo contesto “risulta paradossale che proprio chi si occupa di ambiente ed energia abbia fatto questo ‘flop’ in casa propria“, Rendine interpella il sindaco Tagliani e l’assessora all’Ambiente Caterina Ferri per sapere “se e come intende attivarsi perché venga garantito il benessere termo-ambientale ai dipendenti e ai cittadini che occupano la nuova sede dell’Arpae” e “se intende segnalare alla Regione Emilia Romagna queste mal rispondenze della struttura ai dettami normativi al fine di poter individuare e punire i responsabili della ‘poco felice’ scelta”.

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