Sono andati a cercare la sua abitazione privata, come al solito di notte e a volto coperto, gli attivisti di Forza Nuova che poco prima delle 22,30 di giovedì hanno affisso uno striscione con scritto “No adozioni gay” sotto casa del sindaco Tiziano Tagliani.

Il blitz, messo a segno da quattro persone, due donne e due uomini, è una manifesta contestazione contro il provvedimento del sindaco che nei giorni scorsi ha ha riconosciuto una famiglia arcobaleno formata da due madri e due gemelle, nate in Italia in seguito alla fecondazione eterologa avvenuta in Spagna. U atto che per Forza Nuova “si scontra con la legislazione italiana” e sarebbe addirittura un fantomatico “illecito penale”, con “l’aggravante di aver compiuto la registrazione delle bambine senza alcuna disposizione da parte del giudice”. Nella realtà Tagliani ha agito proprio in aderenza a precedenti sentenze di tribunali e della Corte di Cassazione.

“Rimaniamo ‘retrogadi’, grazie”, si legge in una nota stampa firmata Dipartimento femminile e che arriva da Forza Nuova circa un’ora dopo aver scattato la foto sotto casa Tagliani. Secondo le attiviste di estrema destra “anche il ‘caro’ sindaco Tagliani, come Pizzarotti, ha voluto raccattare, non potendo fare diversamente, consensi da parte della lobby di potere Lgbt, andando oltre al diritto civile e a quel diritto naturale che, da sempre, ha concesso il miracolo della procreazione solamente nell’unione tra uno uomo ed una donna. Tutto il resto è egoismo, capriccio e perversione. #TaglianiGameOver”.