di Arianna Poli
Per l’ottavo anno la collaborazione fra l’istituto Gramsci e l’Istituto di Storia Contemporanea propone un nuovo ciclo di incontri rivolto ai cittadini – ma non solo – presso la biblioteca comunale Ariostea di Ferrara.
“Abbiamo sempre trattato temi importanti che portino a fare delle riflessioni – spiega Anna Quarzi, presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea -, come il carattere degli italiani, l’Europa, la democrazia e la famiglia. Cerchiamo di collegare la storia all’attualità, affidandoci a relatori di grandissimo valore e dando spazio anche a studiosi ferraresi al fine che possano dare il loro contributo”.
Quest’anno i cicli proposti sono due: “Maestri” e “I colori della conoscenza: la lingua e i linguaggi”.
“Quello dei Maestri è un tema impegnativo – racconta Fiorenzo Baratelli, presidente dell’Istituto Gramsci -. “Il Maestro nella storia è colui che offre una testimonianza e insegna il metodo, che aiuta gli individui ad acquisire capacità di combattere l’inerzia del conformismo, che trasmette passione per la ricerca della verità e amore per la conoscenza. Ma ciò che è davvero importante è continuare ad interpretare il pensiero dei Maestri, e questo è compito dei mediatori culturali, ovvero i nostri relatori”.
Il ciclo di incontri inizierà venerdì 25 gennaio alle ore 17. Durante il corso degli appuntamenti si parlerà di figure dell’antichità come Lucrezio e Seneca, ma anche di intellettuali contemporanei come Rita Levi Montalcini e Natalia Ginzburg. Verranno ricordati inoltre due anniversari: uno nel mese di marzo, ovvero l’ottantesimo anno dopo la morte di Feud, e l’altro in ottobre, per ricordare Claudio Varese, concittadino adottivo e uno dei più grandi critici letterari del ‘900.
Il secondo ciclo “I colori della conoscenza”, curato da Daniela Cappagli, inizierà invece giovedì 17 gennaio e si focalizzerà sull’uso e la conoscenza del linguaggio e della lingua. “Oggi più che mai”, afferma il Roberto Cassoli dell’Istituto Gramsci, “è necessaria la padronanza di questi strumenti, in quanto servono ad intendere e a farci intendere e a rapportarci con la società”. Il ciclo sarà diviso in tre momenti, di approfondimento, dibattito, e di laboratori didattici, dove si affronteranno tematiche come i limiti del linguaggio e la magia delle parole.
“Le biblioteche sono piazze del sapere – conclude l’assessore Massimo Maisto -. Si tratta di luoghi dove è possibile apprendere, confrontarsi, ed utilizzarli al fine di questo scopo è molto importante”.
Tutti gli incontri avranno, inoltre, valore legale di corso di formazione di aggiornamento per docenti e studenti.
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