Alessandro Balboni
“Come sta impiegando questa amministrazione gli ultimi mesi di mandato? Non risolvendo i nostri problemi, ma assumendo dirigenti pubblici”. Questo l’atto di accusa del consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Alessandro Balboni, all’amministrazione comunale ferrarese, che negli ultimi mesi ha lanciato cinque nuovi concorsi per l’assunzione di dirigenti pubblici.
Nello specifico, i bandi riguardano le assunzioni di un dirigente per il settore servizi alla persona (scaduto il 3 settembre scorso), uno per il settore attività culturali (scaduto il 29 ottobre) e uno per il servizio ambiente (scadrà il 4 febbraio), oltre ad altre due posizioni per servizi amministrativi (il bando scadrà il 10 gennaio).
“Con l’avvicinarsi delle elezioni di maggio – afferma Balboni -, e con l’incupirsi delle prospettive per il PD, questa amministrazione ha iniziato inspiegabilmente ad indire numerosi concorsi per le assunzioni dirigenziali a tempo indeterminato. Già a settembre ho denunciato questa pratica discutibile e da allora sono stati ben cinque i concorsi indetti”.
Balboni attacca quindi la giunta affermando che “quello del dirigente è un ruolo strategico per l’amministrazione pubblica e per il governo della città e, proprio per questo, retribuito lautamente. In un quadro di crisi economica e di scadenza di mandato non si spiega la ragione per cui il PD abbia tanta fretta di assumere dirigenti stipendiati decine e decine di migliaia di euro all’anno. Assunzioni nelle partecipate avvenute sul filo della legge, come nel caso Ferrara Holding, e i continui concorsi a tempo indeterminato, uno in pieno agosto durante le ferie, sono pratiche di cattiva amministrazione che contraddicono le parole di Tagliani. Non vi è nulla di virtuoso in queste vicende. Di fronte al colossale fallimento sulla sicurezza e sulla zona GAD questi fatti impallidiscono, ma è comunque necessario far sapere ai cittadini come questa amministrazione stia impiegando gli ultimi mesi di mandato: non risolvendo i nostri problemi bensì assumendo dirigenti pubblici”.
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