Riva del Po
1 Gennaio 2019
Il piano di coabitazione intergenerazionale pensato dal Comune di Ro recuperando un vecchio immobile verrà gestito dall'Assp

“Mai + soli”. L’ambizioso e apprezzato progetto per Riva del Po

di Redazione | 3 min

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Il complesso delle ex elementari di Guarda Ferrarese

di Martin Miraglia

Ro Ferrarese. Un immobile rientrato nelle disponibilità pubbliche dopo 12 anni, circa 900 mila euro in ballo e un progetto che ha attirato anche il plauso — non solo formale — della Regione che l’ha inserito tra le azioni cardine della strategia nazionale delle aree interne per il basso ferrarese.
Sono questi i punti cardine di ‘Mai + soli: minori e anziani insieme’, progetto di coabitazione intergenerazionale pensato dal Comune di Ro e che verrà attuato dall’azienda speciale dei servizi sociali del basso ferrarese per i minori (che potranno giovare un sostegno socio-educativo e di un centro diurno, l’unico in provincia, per evitare che alcune situazioni familiari di fragilità possano sfociare in allontanamenti permanenti giudiziali per mancanza di strutture) e per anziani autosufficienti (per i quali il progetto risponde ai bisogni socio-assistenziali), il tutto nel complesso dell’ex scuola elementare della frazione di Guarda Ferrarese, che rientra nella piena disponibilità comunale dopo la risoluzione consensuale del comodato d’uso gratuito alla fondazione Braghini & Rossetti che è vista impossibilitata anche a causa del cambiamento delle leggi regionali sull’accreditamento a espletare in modo sostenibile il progetto originario di una casa di riposo.

Antonio Giannini sindaco (centro), Norma Bellini di Assp (destra) e Massimo Maranini (sinistra)

“Quello è il cuore del paese e da troppo tempo la comunità scontava la presenza di un sito inutilizzato, e la svolta è arrivata grazie all’approfondimento dei bisogni del territorio all’interno di un confine più ampio come quello dei confini del distretto”, ha spiegato l’ormai ex sindaco Antonio Giannini durante la presentazione del progetto lunedì in municipio, “ed inoltre a Ferrara mancava una struttura deputata a queste funzioni. È un’idea innovativa, con minori e anziani che vengono messi in coabitazione ed è stato preso ad esempio nella strategia nazionale per le aree interne con il riconoscimento di un contributo di 900mila euro — che arriveranno una volta siglato l’accordo quadro con il ministero, la cui firma è prevista comunque per i prossimi giorni, ndr —. Già nei prossimi mesi verrà avviato il cantiere”, ha aggiunto.

Il cantiere, come spiega la presidentessa dell’Assp Norma Bellini, servirà per costituire la struttura come un nucleo unico, con le ex elementari che vedranno la nascita di una comunità socio-educativa e di un centro diurno per i minori, e altre due palazzine invece destinate all’alloggio degli anziani over 75. Il giardino interno tra i due lotti poi si prevede verrà destinato a orto.

“La congiuntura favorevole è arrivata incrociando i problemi del Comune di Ro con la volontà di risolverli e l’opportunità data dalle aree interne”, spiega Bellini, “e all’interno di questa strategia è stata approvata una legge regionale all’interno del quale è stato individuato questo progetto come unione dei comuni. Ci sono un contenitore vuoto, un incidenza di anziani alta e il tema dei minori messi in tutela, mentre accadeva e accade che queste situazioni di fragilità si trasformassero in qualcosa di più pesante visto che il territorio da questo punto di vista delle strutture è carente. Vogliamo lavorare quindi in un’ottica preventiva evitando gli allontanamenti permanenti con un mutuo aiuto tra le generazioni. Questo è il progetto che pensiamo sia di qualità e che oltre all’aspetto assistenziale può diventare volano anche per la frazione di Guarda”.

Tutti i passi fatti fin qui poi si trasferiranno automaticamente al Comune di Riva del Po, frutto della fusione tra Ro e Berra, che ha preso il via alla mezzanotte del primo gennaio. “Siamo molto soddisfatti per aver trovato il nesso tra i bisogni della comunità e le opportunità che si sono realizzate”, ha concluso Giannini.

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