Comacchio
28 Dicembre 2018
Duecento esemplari maturi liberati sul litorale si riprodurranno ai Caraibi. La specie locale spicca in salute nel Continente

Anguilla, a Comacchio “i migliori riproduttori europei” migrano verso il Mar dei Sargassi

di Redazione | 2 min

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Comacchio. Per gli esemplari sessualmente maturi di anguilla ‘comacchiese’ è di nuovo tempo di partenze. Liberate a riva lì dove il Logonovo incontra il mar Adriatico, oltre 200 anguille hanno preso il largo e non faranno più ritorno nei nostri mari.

Come sapientemente illustrato dal biologo Mattia Lanzoni – esperto del Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Unife e da alcuni anni collaboratore dell’ente Parco in tema di conservazione della anguilla – questi esemplari termineranno infatti il loro ciclo di vita nei Caraibi, un habitat riconosciuto da intere popolazioni di anguille provenienti da ogni parte del mondo come il luogo ideale alla riproduzione.

“Abbiamo i migliori riproduttori di tutta Europa” fa presente Lanzoni riportando dati certificati. “L’anguilla del Delta del Po presenta bassissime percentuali di parassiti e una pressione chimica da inquinamento pressoché inesistente, oltre a un tasso di crescita straordinario”. Con un percorso di maturazione che giunge a compimento spesso già dopo 6 anni, l’anguilla comacchiese batte ogni concorrente abituato a maturare nel doppio del tempo, e affronta il lungo viaggio migratorio con una conformazione fisica ottimale che la rende molto più resistente di altre specie europee”.

L’anguilla del Delta batte a mani basse quella della Camargue, ad esempio, anch’essa proveniente da un ambiente ‘speciale’ in termini di biodiversità. Tornando all’avventuroso viaggio, se quello degli adulti (ossia degli esemplari cresciuti in valle, di età compresa tra i 6 e gli 8 anni e pesanti poco meno di un chilogrammo) è solo parzialmente ‘tracciato’, quello delle larve appena messe al mondo è molto più noto.

Queste infatti, dopo la schiusa, seguiranno la corrente del Golfo ed entro 12 mesi raggiungeranno le coste europee, andando a ripopolare anche le valli comacchiesi. Dopo il rilascio dello scorso anno, il primo dopo vent’anni dal precedente, l’iniziativa si ripete secondo un piano sperimentale che recepisce quello di gestione nazionale e regionale e le linee guida per la tutela dell’anguilla europea, specie tra l’altro considerata dal 2013 in pericolo critico di estinzione dallo Iucn.

Ad assistere alla significativa liberazione, sul litorale di Lido degli Estensi, il presidente del Parco del Delta e sindaco di Comacchio Marco Fabbri, la direttrice dello stesso ente Maria Pia Pagliarusco, il vicesindaco e delegato alla pesca Denis Fantinuoli e l’assessore Alice Carli.

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