Copparo
21 Dicembre 2018
Il sindaco del Comune rodigino scrive ai prefetti delle due provincie: "Nonostante le difficoltà economiche, non si possono sanare i conti con le sanzioni"

Un autovelox da record: Fiesso Umbertiano in rivolta contro Copparo

di Ruggero Veronese | 3 min

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Copparo. Può la presenza di un autovelox scatenare rivalità e inimicizia tra due territori? Può eccome, almeno a giudicare dalla lettera inviata ai prefetti di Ferrara e Rovigo dal sindaco di Fiesso Umbertano Luigia Modonesi. Che si lamenta senza mezzi termini del comportamento dell’Unione Terre e Fiumi e del Comune di Copparo e parla di una “situazione abbastanza grave e incresciosa”, a causa del “numero spropositato di contravvenzioni” che i propri cittadini si ritrovano a versare nel ferrarese.

Chi ha seguito negli ultimi mesi le vicende copparesi avrà già capito di che autovelox parliamo: quello sulla Strada Provinciale 5, tra Copparo e Ro Ferrarese, già contestato sia a livello politico (dal Movimento 5 Stelle) per le sue possibili criticità (segnaletica di avvertimento poco visibile, scarsa distanza dal più vicino incrocio e limite di velocità ridotto da un anno a 70 km/h), sia in maniera decisamente più spiccia: pochi giorni fa infatti è stato addirittura preso a fucilate e messo fuori uso da parte di ignoti. Si tratta a tutti gli effetti di un autovelox da Guinness dei primati: secondo le stime dell’opposizione copparese e del sindaco Modonesi da agosto a oggi ha elevato oltre 20mila contravvenzioni, raggiungendo picchi di 250 al giorno.

Il senso della lamentela del sindaco di Fiesso rimane intatto anche dopo l’atto di vandalismo: Modonesi infatti chiede che i velox vengano posizionati nel rispetto di tutte le normative e soprattutto allo scopo di aumentare la sicurezza stradale, piuttosto che di ‘spennare’ gli automobilisti di passaggio. E afferma che il “numero spropositato di contravvenzioni” ha messo “in seria difficoltà molte famiglie per gli elevati importi da pagare (si sono raggiunte sanzioni a famiglia che risultato anche di 3.000 euro) e riduzione dei punti della patente ormai tali da non rendere quasi più possibile l’ utilizzo dell’auto per recarsi al lavoro da parte degli automobilisti sanzionati”.

Il sindaco di Fiesso premette di non voler contestare l’utilizzo degli autovelox in sé, anzi “ritengo giusto che la sicurezza stradale vada salvaguardata attraverso le limitazioni della velocità in certi tratti, che gli automobilisti debbano osservare queste indicazioni e che, se gli stessi trasgrediscono, devono pagare per il loro scorretto comportamento ma risulta altrettanto vero che le pubbliche amministrazioni devono utilizzare strumenti che regolano il traffico veicolare rispettando le norme. A tal riguardo, mi è stata fornita indicazione che l’autovelox posto sulla strada provinciale n.5 è posto a 450 metri dall’incrocio con via Modena e non ad 1 Km come la norma prevede, che risulta essere mal segnalato e che l’apparecchio è bidirezionale con sola rilevazione frontale (quindi i motoveicoli che hanno la targa posteriore non saranno mai sanzionati) e di ciò l’amministrazione comunale di Copparo ne è consapevole dato che sembra aver ammesso, in un incontro pubblico, che è conscia di aver escluso una nicchia di fruitori dalle rilevazioni di quel velox”.

Modonesi spiega che a Fiesso Umbertano non sono posizionati velox fissi ma vengono utilizati solo quelli mobili in uso ai vigili urbani, “e questo perché credo molto nell’opera di sensibilizzazione ed educazione stradale come sono convinta che sia la prevenzione il primo ambito su cui lavorare con forte motivazione nel campo della sicurezza, tenendo come ultima “arma” la sanzione pecuniaria, soprattutto considerando il momento storico di particolare crisi economica che stanno vivendo le nostre famiglie. I nostri bilanci comunali sono spesso in bilico, dato che i trasferimenti del governo centrale sono sempre più esigui e di conseguenza in sede di approvazione del bilancio annuale spesso noi amministratori locali ci troviamo in gravi difficoltà ma questo non ci da l’autorità di sanare i nostri conti con le sanzioni, questo è il mio pensiero”.

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