Lettere al Direttore
3 Novembre 2018

Autovelox irregolare, considerazioni tecniche

di Redazione | 4 min

Pur apprezzando la generosità del Sindaco di Copparo che concederà la rateizzazione delle multe, mi permetto ricordargli che non si deve poi rammaricare tanto per l’elevato numero di sanzioni che realizza l’autovelox sulla SP5 in via Po direzione Ro, è quello che voleva con la particolare disposizione dei segnali e il limite abbassato a 70 km/h.

La curiosità delle tante multe mi ha portato sul posto a constatare che a 400 metri di distanza dalla postazione, nascosto da una curva, vi è un segnale di preavviso che non è visibile a 150 metri, come previsto, e la distanza di leggibilità non supera i 100 metri, avendo lettere sicuramente inferiori all’altezza minima di 16 cm prevista dalla tabella II 16 dell’allegato al Regolamento.

Poi si arriva alla postazione con solo un segnale a sinistra, forse per un’interpretazione errata del punto 7.2 del D. M. del 31.07.2017 a firma Delrio, che ne impone uno a sinistra per individuare la postazione, dopo che quello normale è stato posto a destra, in perfetta sintonia con l’art. 81 del Regolamento al codice della strada che prevede l’installazione dei segnali verticali sul lato destro. È sufficiente pensare: se in senso opposto giunge una colonna di 5÷6 autotreni si riuscirà a vedere il segnale posto a sinistra? Si può pretendere che un conducente circoli costantemente osservando la parte sinistra per controllare se vi sono segnali che lo possono interessare con il rischio di finire fuori strada? Con nebbia fitta si vedrebbero eventuali cartelli posti sul lato sinistro della strada? I segnali vanno posti sul lato destro della carreggiata ed eventualmente ripetuti sul lato sinistro della strada. Per inciso sulla Romea al Lido di Spina l’autovelox bidirezionale ha il segnale sia a destra che a sinistra, come del resto sul veneto dove vengono utilizzati. Comunque l’autovelox Velocar bidirezionale ad una sola ottica è omologato, ma sicuramente ha la discriminante delle moto che in direzione Ro Ferrarese anche se transitano a 150 km/h, avendo la targa dietro, non verranno mai multate, a differenza dell’automobilista multato a 72,32 km/h.

Quando il 1° gennaio 2018 è stato chiesto alla Provincia di ridurre il limite massimo di velocità da 90 a 70 km/h con la seguente motivazione: “Il tratto extraurbano della S.P. 5 Dazio di Guarda tra gli abitati di Copparo e Ro, presenta un’oggettiva pericolosità, indotta principalmente dalla conformazione del tracciato, caratterizzato da lunghi rettilinei a visuale libera che inducono a una errata percezione di mancanza di pericolo, interrotti da curve o semicurve che favoriscono lo svio dei veicoli, qualora affrontate a velocità sostenuta.”, forse il Sindaco pensava agli euro che sarebbero arrivati da un autovelox bidirezionale. È vero c’è chi ha fatto peggio, il Sindaco di Jolanda di Savoia ha sostituito sulla via del Mare l’autovelox arancio tarato a 90 km/h con uno nuovo grigio, non nascondendo i segnali, ma nascondendo l’autovelox dietro a un platano e abbassando il limite a 70 km/h con uso monodirezionale.

Il verbalizzante dichiara: “è stata data informazione all’utenza mediante apposizione di segnaletica permanente a monte in entrambe le direzioni”, ma ha controllato se era a norma ed avendo evidenziato “strumento sottoposto a verifica di funzionalità come da documentazione disponibile agli atti dell’ufficio” ha verificato la possibilità per il cittadino di accedervi con internet? Il cittadino deve solo pagare o deve anche sapere?

Signor Sindaco, spenga l’autovelox, sostituisca in entrambe le direzioni i segnali di preavviso con altri aventi scritte di dimensioni e leggibilità corretta, senza nasconderli dietro una curva e aggiunga un cartello anche sulla destra della carreggiata in direzione Ro Ferrarese all’altezza della postazione, poi riporti il limite a 90 km/h lasciando l’autovelox e vedrà che i conducenti con la spauracchio della multa passeranno a 80÷85 km/h e se al cassiere del comune arriverà qualche euro in meno ci guadagnerà tanto la credibilità del sistema sanzionatorio e la sicurezza stradale.

Certo le Poste Italiane sono esose, ma come giustifica i 17,75 € che il cittadino deve pagare per spese postali e procedurali?

Anio Benazzi

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