Argenta
4 Dicembre 2018
Chiamata alla protesta del sindaco Fiorentini. Contestato anche il cambio degli orari

Raccolta firme e sit-in contro la soppressione della fermata Fs di San Biagio

di Redazione | 2 min

Leggi anche

“Non ce ne andiamo”: il Bolognesi si reinventa

Il Circolo Arci Bolognesi da piazzetta San Nicolò, dove le sue attività culturali e sociali proseguono dal 1979, non se ne vuole andare – e per rimanere è pronto da ottobre a reinventarsi, con la promessa di non smarrire la propria identità, fatta di incontri, partecipazione e creatività

“Sospendiamo l’uso del Taser”. La Civica Anselmo interpella la Giunta

Fabio Anselmo, Arianna Poli e Leonardo Fiorentini hanno deciso, anche a seguito del "forte dibattito" che si è riacceso in Italia e all'estero, di interpellare la giunta comunale di Ferrara affinché relazioni sulle dimensioni dell'utilizzo che gli agenti della Polizia Locale di Ferrara ne stanno facendo

San Biagio. Sabato 8 dicembre, alle ore 9.30, il sindaco chiama i concittadini a presenziare insieme a lui a un simbolico sit-in presso la stazione di San Biagio. Un’iniziativa che lancerà la raccolta firme da inoltrare a Ferrovie dello Stato contro il cambio degli orari dei treni sulla tratta Ferrara-Ravenna e la soppressione della fermata di San Biagio.

“È veramente inconcepibile quello che sta accadendo: da circa quattro giorni – dichiara il sindaco Fiorentini – sentiamo voci su un cambio di orari dei treni e sulla soppressione della fermata di San Biagio, decisioni veramente penalizzanti per studenti, lavoratori oltre che per tutta la comunità argentana.
 È inconcepibile che la notizia di questa riorganizzazione non sia stata inoltrata da Fs ad amministrazioni e utenza. E’ inconcepibile che le informazioni non vengano confermate e che continuiamo a vedere dal sito orari che cambiano e ritornano alla situazione originaria dopo le nostre proteste ma solo su alcuni treni, mentre Fs mantiene il silenzio. Vogliamo delle risposte, perché questa riorganizzazione? Cosa succederà a chi ha fatto l’abbonamento e non riuscirà più a usare il servizio? Come potrà fare chi lavora o chi studia e dovrà scegliere se continuare a usare il treno o perdere tutti i giorni intere mezz’ore di lavoro o lezione? Chi non può scegliere di prendere un altro mezzo come farà? Ferrovie dello Stato deve risposte ai suoi utenti e confrontarsi con le amministrazioni locali. Noi raccoglieremo le firme, contatteremo i nostri rappresentanti in Regione e in Parlamento e dimostreremo contro questo scenario surreale, ingiustificabile, dove come al solito ci rimettono i più “deboli”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com