Spal
30 Novembre 2018
Il viaggio nella storia biancazzurra ci porta alla stagione 1972-1973. Protagonista una delle Spal più belle e vincenti di sempre

Amarcord Spal. Quel giorno in cui Mongardi, Goffi e Pezzato asfaltarono l’Empoli

di Redazione | 3 min

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La Spal 1972-1973 (Wikipedia/Public domain)

di Davide Soattin

Ferrara, 24 dicembre 1972. La Spal di mister Caciagli, subentrato all’ottava giornata di campionato, dopo l’esonero di Fantini, arrivò all’appuntamento con l’Empoli in lenta e graduale ripresa da un inizio di stagione a dir poco disastroso, aiutata soprattutto da due rinforzi in avanti dal valore inestimabile come Goffi e Pezzato, che al termine di quell’annata sarebbero diventati il simbolo di una cavalcata leggendaria dalla C alla B, ricordata ancora oggi come una delle più belle, se non la più memorabile per il tifo biancazzurro, indipendentemente dalla categoria.

Dal canto loro, gli avversari si presentarono dalle parti del Comunale di corso Piave con l’illusorio obiettivo di portare a casa qualche punto, visto che comunque, nonostante l’avvicendamento sulla panchina, i biancazzurri del Sor Mario erano reduci da prestazioni lontane parenti di quelle spumeggianti a cui si sarebbe assistito nei mesi successivi, frutto più che altro del fisiologico tempo per assimilare il lavoro in profondità del nuovo tecnico spallino, toscanaccio dallo stile britannico e amante del bel calcio.

E fu proprio il bel gioco l’arma in più nell’arsenale di Caciagli che, dal suo arrivo in poi, in quella stagione avrebbe messo a segno ben diciannove trionfi in trentun partite. Tra questi anche quello dell’odierno amarcord, forse il primo capace di mostrare al pubblico il calcio champagne sciorinato dalla Spal targata 1972-1973, con un perentorio 4 a 1 ad un Empoli rassegnato all’idea di poter pungere o dare in qualche modo noia ai biancazzurri.

Due rigori a distanza di tre minuti l’uno dall’altro infatti, trasformati con freddezza dall’ indimenticabile estro di capitan Mongardi al 17′ e al 20′ del primo tempo, aprirono le danze all’incontro, prima che un altro tiro dagli undici metri di Salvemini accorciasse le distanze al 27′, senza grandi spauracchi per l’undici biancazzurro, lucido nel triplicare prontamente al 31′ con Pezzato, che si sarebbe laureato capocannoniere della squadra. A chiudere il capitolo empolese ci pensò poi Goffi all’82’, per un poker che lanciò ulteriormente le ambizioni di una Spal destinata a diventare sempre più leader e protagonista di quella Serie C.

La vittoria in trasferta sull’Olbia difatti, che arrivò all’ultima giornata di campionato, dopo un’entusiasmante girone di ritorno, regalò ai biancazzurri di Mazza e Caciagli il primo posto in classifica e la conseguente promozione diretta in Serie B, complici i 53 punti totali, le venti vittorie, i tredici pareggi e le cinque sconfitte, con un’ala di tifosi festanti che, al rientro dalla Sardegna, scortarono letteralmente Mongardi e compagni dall’aeroporto di Bologna a Ferrara, per il più emozionante dei bagni di folla all’ombra del Castello Estense.

Spal-Empoli 4-1 (3-1)

Spal: Marconcini, Vecchié, Croci, Boldrini, Cairoli, Rinero, Donati, Mongardi, Goffi, Romano, Pezzato. All.: Mario Caciagli.

Empoli: Testa (dal 38′ Mori), Serafini, Cisco, Lasagni, Scarpellini, Martinelli (dal 53′ Perricone), Fusi, Bonetti, Polesello, Salvemini, Biliotti. All.: Maurizio Bruno.

Arbitro: Agnolin di Bassano del Grappa.

Marcature: 17′ rig. e 20′ rig. Mongardi (S), 27′ rig. Salvemini (E), 31′ Pezzato, 82′ Goffi.

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