“Sergio Ramelli e l’uso politico della memoria”
Ferrara decide di intitolare uno spazio pubblico a Sergio Ramelli, ma il problema non è Ramelli, il problema è l'uso politico della memoria
Ferrara decide di intitolare uno spazio pubblico a Sergio Ramelli, ma il problema non è Ramelli, il problema è l'uso politico della memoria
Nei giorni scorsi, in Camera di Commercio, si è svolto un partecipato tavolo di confronto tra gli Enti di rappresentanza del Terzo Settore e le istituzioni del territorio. L'incontro, promosso dal Forum provinciale del Terzo Settore di Ferrara Ets e dal Csv Terre Estensi, aveva l'obiettivo di avviare un’istruttoria condivisa per ampliare le conoscenze reciproche, rafforzare le collaborazioni e definire possibili azioni comuni sulla valorizzazione degli immobili pubblici
L'Istituto di istruzione superiore "L. Einaudi" è pronta ad accogliere un ospite d’eccezione: l'ex capitano della Spal Mirco Antenucci entrerà nelle aule dell'istituto per guidare un progetto formativo dedicato alla psicologia dello sport, rivolto agli studenti della classe 5°S, Curvatura Sport e Inclusione
Un altro momento di solidarietà e vicinanza, rivolto ai bimbi ricoverati presso i reparti pediatrici, ha visto protagonisti i commercianti del territorio e l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara
Giovedì 10 dicembre 2025 il Motoclub “Casco Matto” ha consegnato pandorini natalizi ai pazienti ricoverati nel reparto di Geriatria dell’ospedale di Con
Fra un po’ la città degli estensi non ci sarà più. Stessa sorte toccherà al Delta del Po con i suoi inestimabili valori naturalistici. Lo dice l’UNESCO. E la causa inequivocabile è il cambiamento climatico.
L’organismo internazionale, in un recente articolo pubblicato su Nature Communications, assegna ai nostri territori il massimo livello di rischio inondazioni ed erosione dovuto all’innalzamento del livello del mare.
Se l’UNESCO è preoccupata per la scomparsa di una delle sue perle, gli abitanti sembrano invece non preoccuparsene affatto. O meglio: non ne danno segno. I segni che contano sono quelli del dibattito pubblico, dell’agenda politica; altrimenti è muta angoscia interiore, condivisa, al massimo, nell’intima cerchia degli affetti personali.
E se non crediamo che l’acqua del mare potrà giungere fin qua, diamo un’ occhiata alla carta delle popolazioni a rischio di alluvioni.
Questa è quella recentemente pubblicata dall’ISPRA. Le zone pi scure sono quelle dove maggiore è il rischio della popolazione.
Si può visualizzare il dato del proprio comune inserendo il nome in un’altra mappa interattiva fornita da Sky Tg 24 sulla base di dati ufficiali.
Per Ferrara il risultato è “Molto alta: il 100,00% della popolazione (132.545 persone) è residente in aree di pericolosità P2 o P3”.
Fra le cause c’è l’aumento degli eventi estremi (periodi di siccità e magra dei fiumi intervallati da forti precipitazioni in periodi molto brevi) provocati dal cambiamento climatico.
Infine, se pensiamo che l’acqua, bene o male, si possa fermare, con i virus ci troviamo però a mal partito. Quello della febbre West Nile, ad esempio. Ferrara ha un tragico primato di decessi in questo campo nel 2018.
“ E’ ormai chiaro che temperatura, umidità dell’aria, quantità delle precipitazioni giocano un ruolo determinante nella circolazione dei virus trasmessi dai vettori [zanzara]”, chiarisce Antonio Scalari, biologo e divulgatore scientifico. Il riscaldamento globale sta modificando tutti questi parametri climatici. La temperatura, in particolare, sembra essere il fattore più critico.” E il 2018 è stato, secondo l’Ispra, l’anno più caldo per il nostro paese da almeno due secoli circa. “Un clima più caldo aumenta il tasso di crescita e l’abbondanza delle popolazioni di zanzare, le rende più efficienti nel trasmettere il virus”, afferma Scalari.
Nel 2018 il primo caso umano di West Nile in Italia è stato notificato il 16 giugno, un avvio di stagione epidemica precoce secondo l’Istituto Superiore di Sanità. Dove? A Polesella.
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