Codigoro
17 Novembre 2018
La modella a Codigoro racconta "una storia che si poteva evitare". Il suo aggressore condannato a 15 anni pochi giorni fa, Zanardi: "Sempre troppo pochi"

Gessica Notaro, la miss sfregiata dall’acido: “Estinguiamo la violenza sulle donne”

di Redazione | 3 min

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di Giuseppe Malatesta

Codigoro. “Stop alla violenza sulle donne”. Lo urla una piazza gremita di studenti e cittadini, che a Codigoro ha accolto calorosamente Gessica Notaro, la modella riminese sfregiata dal suo ex compagno nel gennaio 2017, in una mattinata dedicata alla sensibilizzazione contro la violenza di genere.

L’occasione è più che mai utile a lanciare forte il messaggio di sostegno a chi è purtroppo vittima silenziosa di soprusi fisici e psicologici, donne che possono trovare sostegno nelle istituzioni e nei centri antiviolenza, attivi sul territorio – anche a Codigoro, dove il Centro Donne Giustizia di Ferrara coordina le attività dello sportello Iris.

“L’educazione al rispetto e la tutela delle vittime sono valori fondamentali che vanno trasmessi in particolare alle giovani generazioni perché diventino uomini e donne consapevoli. Per questo, accanto al supporto a chi subisce, va portata avanti una costante sensibilizzazione, in particolare nelle scuole e nei centri di aggregazione. È una battaglia di civiltà che dobbiamo combattere insieme”. Lo ribadiscono a più riprese i rappresentanti delle istituzioni, il sindaco Alice Zanardi, l’assessore alle Pari Opportunità Samuele Bonazza e la consigliera regionale Marcella Zappaterra, ma anche le operatrici del Centro Donna Giustizia e la coordinatrice Monica Borghi.

“Con i giovani – spiega quest’ultima – cerchiamo sempre di lavorare sull’educazione ai sentimenti, convinti che migliorare la capacità di entrare in contatto con le emozioni degli altri sia la chiave per evitare conflitti e violenze. A Codigoro negli ultimi due anni abbiamo supportato circa 6 donne che hanno trovato la forza e il coraggio di denunciare: sono cifre piccole ma importanti”.

E di coraggio ne sa qualcosa Gessica Notaro, che si lascia abbracciare dalla piazza di Codigoro a pochi giorni dalla sentenza della corte d’appello di Bologna che ha messo alla sbarra il suo aggressore, l’ex compagno Edson Tavares, condannato a 15 anni di reclusione per la violenta aggressione e per il reato di stalking. “Sempre troppo pochi” commenta il sindaco Zanardi, emozionata nel presentare “una ragazza che non si è persa d’animo e che oggi è al fianco di tutte le donne che nascondono i lividi sotto le loro gonne larghe”.

“La mia è una storia che poteva essere evitata” racconta Gessica ai giovani studenti degli istituti scolastici locali. I più piccoli la omaggiano di una rosa rossa, gli adolescenti di attestati di stima e ammirazione. “La giustizia sta facendo il suo corso e da quello che è successo abbiamo imparato tutti, anche le istituzioni e le forze dell’ordine. Siamo tutti al lavoro per estinguere per sempre questo male, perché non se ne può più”.

“Ho trovato la forza di reagire nella fede, nella mia famiglia e nell’affetto dei miei amici e del mio staff. Ho provato ad intraprendere un percorso di psicoterapia, ma la mia medicina sono stati soprattutto i miei delfini, i leoni marini (Gessica ha un passato da addestratrice del Delfinario di Rimini, ndr) e i cavalli: loro ti leggono nell’anima e non ti giudicano dalle apparenze, gli animali hanno conservato valori che noi umani abbiamo dimenticato nel tempo”.

“Oggi – conclude la Notaro – riesco ancora a credere nell’amore e nel genere maschile. Chi mi ha fatto del male aveva voglia di precludermi la possibilità di essere felice. Perché dargliela vinta? Sono una capocciona, e per fortuna gli uomini non sono tutti uguali. La mia porta è aperta alle donne che soffrono in silenzio, scrivetemi se avete bisogno di un consiglio e di un aiuto”.

Un messaggio positivo che, sul finale, ha sprigionato tutta la sua energia in un coreografico flash mob, coordinato dalle insegnanti di danza delle scuole del territorio, da Sara Parmiani de ‘La bottega degli Artisti’ affiancata per l’occasione dal coreografo internazionale Micheal Pereira. Sulle note di ‘No Woman No Cry’ ballano tutti, ragazzi, bambini, sindaco e amministratori.

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