Fiscaglia
17 Novembre 2018
L'invito al voto dell'opposizione fiscagliese: "Non astenetevi, questa fusione è opera di chi vuole restare al governo"

Ostellato Fiscaglia, Manzoli e Barbieri: “Un No deciso contro i soliti noti”

di Redazione | 2 min

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Un funnel nei cieli di Fiscaglia

Tre scatti arrivati alla pagina Facebook di Emilia Romagna Meteo mostrano un "funnel piuttosto pronunciato nel ferrarese" che intorno alle 15 è stato avvistato da Massa Fiscaglia. Poco dopo, sulla stessa pagina, sono arrivate altre foto che però mostrano lo stesso episodio dalla prospettiva di Migliarino e Ostellato

Fiscaglia. “Un No deciso contro un’idea che non viene dai cittadini, ma dai soliti noti”. È quello che auspicano le opposizioni fiscagliesi in vista dell’appuntamento alle urne con il referendum consultivo sulla fusione con Ostellato. “Il prossimo 2 dicembre – scrivono in una nota congiunta Mirko Barbieri (M5S) e Roberto Manzoli (Gruppo Misto) – invitiamo i cittadini a schierarsi contro un progetto frettoloso e non condiviso”.

“Manca completamente un progetto complessivo di fondo: non si conosce l’idea di sviluppo futuro, non c’è un vero studio di fattibilità, si tende ad usare come cavallo di battaglia la questione contributiva tralasciando volutamente la vera realtà dei fatti, correndo il rischio di allontanare, anziché unire, le località destinate a fondersi”.

Barbieri e Manzoli – appurata la volontà di amministrazione, maggioranza consiliare e della consigliera di minoranza Ilaria Dalfolco di “proseguire nonostante tutto sulla strada dalla fusione” – confidano “nel buon senso degli elettori” e invitano la cittadinanza a non disertare le urne: “L’astensione non porta a nulla, votare è un nostro diritto che non dobbiamo sprecare”.

“La battaglia condotta all’interno dell’urna elettorale – aggiungono – sarà un segnale di inversione di tendenza, una sterzata che eviterà il rischio di essere meno rappresentati ed uniti di quanto lo si possa essere allo stato attuale. Il neo Comune di Fiscaglia, nato poco più di quattro anni fa, è in via di sviluppo ed è per questo che dobbiamo concentrare tutto su un rilancio del nostro ente, senza il rischio di perdere la nostra autonomia: un ulteriore allargamento territoriale comporterebbe ad un aumento di spese e un ulteriore calo di servizi a scapito dei cittadini”.

In finale, la minoranza non risparmia una considerazione su quelli che definisce “soliti noti”: “Questa fusione non parte dal basso, ma da chi persegue l’obiettivo di rimanere al governo di un territorio che nei fatti ha ampiamente espresso una volontà di cambiamento radicale”.

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