“Basta distinzioni tra profughi e clandestini”. Lo ha affermato Vittorio Sgarbi durante l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Palermo. Il critico d’arte ferrarese – nonché parlamentare e sindaco – deve ha affrontato il tema degli immigrati richiamando al rispetto dell’articolo 10 della Costituzione: “Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica. Non ha dunque alcun senso, come accade oggi secondo una narrazione tra buoni e cattivi, la distinzione tra ‘profughi’ e ‘clandestini’. Essere un ‘migrante economico’ – ha aggiunto Sgarbi – è il diritto dell’immigrato a cercare un lavoro, e quindi a perseguire condizioni di vita migliori per se e la sua famiglia”.

Sgarbi pochi giorni fa aveva già assunto una posizione netta sul tema, annunciando la cittadinanza onoraria di Sutri per Domenico Lucano, il sindaco noto per il successo del ‘modello Riace’ nell’integrazione dei migranti, ma oggetto oggi di un’indagine della magistratura.

Lo storico e critico d’arte non ha poi risparmiato critiche al Governo in carica: “È un po’ imbarazzante – ha detto Sgarbi – celebrare l’università e il valore dell’istruzione quando pensi che in questo Governo meno titoli di studio hai e più possibilità hai di fare il ministro”