Emanuele e Francesca Verri
Tribunale di Bologna ‘blindato’ per l’udienza preliminare a porte chiuse del processo a carico di Igor per gli omicidi di Davide Fabbri e Valerio Verri.
L’imputato, Norbert Feher, ha assistito in videoconferenza dal carcere di Zuera, dove è detenuto da dicembre dopo la cattura in Spagna.
Il gup Alberto Ziroldi ha rinviato l’udienza al 28 novembre per l’acquisizione della perizia psichiatrica depositata dalle autorità spagnole, chiesta dal pm Marco Forte ma non ancora acquisita tra le carte del processo. Un elemento importante perché l’avvocato d’ufficio del killer serbo ha chiesto il rito abbreviato condizionato proprio ad una perizia psichiatrica e punta proprio a dichiarare l’infermità mentale del suo assistito.
“Voglio acquisire e visionare nel dettaglio le perizie – commenta il difensore di Feher, l’avvocato Cesare Pacitti del foro di Bologna – perché l’accusa in Italia dà per scontato la capacità di intendere e di volere del mio assistito, per il quale chiederò l’infermità mentale per ottenere una condanna inferiore all’ergastolo o comunque senza l’obbligo di isolamento diurno”.
Presenti in aula le famiglie delle vittime del killer serbo. I familiari di Davide Fabbri, che si sono costituiti parte civile, sono assistiti dall’avvocato Giorgio Bacchelli che all’uscita dall’aula ha confidato che spera che “il rito abbreviato finisca in fretta per procedere con la causa civile allo Stato per ottenere il rimborso”.
Il difensore di Igor, l’avvocato Cesare Pacitti
In prima fila Francesca ed Emanuele Verri, figli della guardia ecologica volontaria freddata da Igor nelle campagne del mezzano: “Siamo qui perché ha ucciso nostro padre. Assassinio che si poteva evitare. Siamo qui per assistere ad un processo in tv perché lo Stato non è riuscito a prenderlo ed ha fatto altre vittime in Spagna. Allora il ministro Minniti ci fu comunque vicino. Oggi invece si è dimenticato di noi probabilmente perché Igor non ha la pelle nera”. Lo scrive Francesca, assista dall’avvocato Fabio Anselmo, sulla sua pagina Facebook in un grido di dolore che dura dall’8 aprile 2017.
In aula anche Legambiente sezione di Ferrara, che ha fatto richiesta di costituzione di parte civile. in quanto Verri era un suo iscritto.
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