Attualità
31 Ottobre 2018
Anas: "Normali segni di assestamento in attesa dei giunti". Modonesi: "Chi fa speculazione è ignorante e disonesto". Dal 12 novembre partono i lavori con senso unico alternato 

Ponte sul Po, si aprono le prime buche: a breve nuovo cantiere

di Redazione | 4 min

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25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

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È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

A tre settimane dall’inaugurazione in pompa magna del ponte sul Po sono comparse tre buche – una all’inizio, una alla fine e una nella parte centrale del ponte – che si sono improvvisamente aperte nei punti in cui devono essere collocati i giunti.

Uno sgretolamento della strada che ha lasciato a bocca aperta i tanti pendolari che quotidianamente percorrono il viadotto che collega Pontelagoscuro e Santa Maria Maddalena, ma non i tecnici Anas e gli amministratori locali che avevano preventivato queste ‘crepe’ perché si tratta di “normali segni di assestamento della struttura“.

In effetti i lavori supplementari per sistemare i giunti e aprire le passerelle ciclopedonali erano stati annunciati anche prima che finisse il maxi cantiere Anas lungo quattro mesi che ha portato alla chiusura totale del ponte.

“Le modalità esecutive progettualmente previste, ribadite e condivise a settembre con gli enti locali, prevedono che i lavori di realizzazione dei giunti di dilatazione vengano eseguiti dopo alcune settimane di transito veicolare sul ponte stesso – spiega Anas -. Tale modalità consente di far assestare la nuova pavimentazione per il tempo tecnico necessario e quindi realizzare i giunti di dilatazione in un tempo successivo, dopo l’avvenuto assestamento tecnico della struttura. In tal modo si evita che i successivi assestamenti vadano ad inficiare e/o limitare la funzionalità degli stessi giunti”.

Pertanto, “quelle che vengono erroneamente definite ‘crepe’ non rappresentano alcun cedimento dell’asfalto – rassicurano i tecnici -, ma sono esclusivamente i normali segni di assestamento della struttura che si evidenziano sulla pavimentazione nelle zone dove ancora mancano i giunti di dilatazione e che verranno eliminate dopo la loro realizzazione”.

Il prossimo cantiere partirà quindi il 12 novembre, istituendo solo restringimenti di carreggiata con senso unico alternato. Il provvedimento dovrebbe essere in vigore dalle 8.30 alle 16.30 per cercare di ridurre al minimo i disagi al traffico, che saranno comunque inevitabili per gli automobilisti, invitati a percorrere di nuovo l’autostrada per evitare code.

Duro l’intervento dell’assessore Aldo Modonesi che accusa, senza citarlo direttamente, il ‘rivale’ Alan Fabbri di essere un “ignorante e disonesto” per aver “strumentalizzato politicamente la questione“. Il leghista ribattezza il manufatto “ponte Modonesi” per le “pompose sfilate dell’assessore” su un “ponte che oggi è da rifare”. E non tarda ad arrivare la replica sui social del diretto interessato.

“L’avevamo detto e l’avevamo scritto – tuona Modonesi su Facebook -. Circa una ventina di giorni dopo la riapertura, come sempre capita per questo tipo di lavori, si sarebbe dovuto mettere mano ai giunti del ponte, con l’istituzione di un piccolo cantiere a senso unico alternato. Dopo venti giorni perché è necessario, in questi casi, il normale assestamento dell’asfalto dove ci sono i giunti (che, come dovrebbe essere noto, visto che i giunti sono un sottile interstizio vuoto tra le parti della struttura, quando l’asfalto che c’è sopra si assesta cede, e crea i buchi). A venti giorni dalla riapertura del ponte è quindi normale che i giunti si assestino, i buchi si creino, e si debba intervenire”.

Chi oggi strumentalizza politicamente la cosa e fa ironia è semplicemente un ignorante e un disonesto – rincara la dose l’assessore -: ignorante perché dimostra di non saperne nulla di cantieri e della gestione di questi interventi, disonesto perché non solo finge di ignorare che il giorno dell’inaugurazione erano presenti amministratori di tutti gli schieramenti (c’era pure l’assessore veneto leghista) e che le comunicazioni da noi e da Anas erano state con correttezza date per tempo. Un ignorante e disonesto che ambisce ad amministrare questa città”.

I problemi del ponte, in questo caso tecnici e non politici, hanno attivato anche il sindaco di Occhiobello Daniele Chiarioni: “Abbiamo ricevuto, in questi giorni, segnalazioni dei cittadini in merito ad alcune anomalie nell’asfalto del ponte. Non essendo un cantiere gestito da noi, abbiamo interessato Anas affinché le crepe, sorte in corrispondenza dei punti dove verranno collocati i giunti, siano risanate. Come ci è stato riferito dalla direzione lavori, la reazione che sta avendo la pavimentazione in alcuni punti, cioè proprio dove saranno posizionati i giunti, è da ritenersi prevedibile a causa del minore spessore dell’asfalto, così concepito per accogliere le ‘cerniere’ tra le campate. Entro novembre il cantiere si concluderà con l’immissione dei giunti, la rimozione dell’impalcato e l’apertura delle passerelle pedonali, pertanto il traffico, per alcuni giorni, sarà a senso unico alternato”.

*articolo aggiornato alle 13.30 di mercoledì 31 ottobre

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