Politica
21 Ottobre 2018
Malaguti e Balboni chiedono un garante degli animali in Regione e in Comune. Poi sul canile "si parla di una possibile smobilitazione con il prossimo bando, sarebbe vergognoso"

FdI vuole un garante degli animali e lancia l’allarme sul canile municipale

di Redazione | 3 min

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Verrà presentata al prossimo consiglio regionale, probabilmente intorno al 6 o 7 di novembre, la proposta di legge regionale a firma del capogruppo all’assemblea legislativa di Fratelli d’Italia presentata sabato dagli esponenti ferraresi del partito capitanato da Giorgia Meloni che chiede l’introduzione e la nomina in Emilia-Romagna del garante degli animali e da lì, a cascata, anche in città. “Questa”, spiega l’ex consigliere regionale Mauro Malaguti, “è una figura che non prevede emolumenti e quindi non ha costi a carico della cittadinanza, ma sarà una figura di riferimento per la tutela degli animali”.

Secondo la proposta di legge, il cui testo viene fornito nella sua prima stesura dagli esponenti del partito, la figura dovrebbe venire affiancata, dopo la nomina da parte della giunta regionale, al difensore civico risiedendo nello stesso ufficio e avvalendosi delle strutture già presenti al suo supporto, e sarebbe importante perché “è vero che nel codice penale c’è già il reato di violenza contro gli animali ma poi non c’è nessuno che fa da garante a cui i cittadini sanno di poter fare riferimento. Il garante poi potrebbe intervenire autonomamente anche ricorrendo alle forze dell’ordine”. Su chi dovrebe essere nominato poi si fa l’esempio del Piemonte, dove il garante dei diritti degli animali è un veterinario con un lavori accertati sui diritti degli animali: “Non deve per forza essere un veterinario, può essere anche un’altra figura professionale che si sia occupata di questi temi, in genere si presentano comunque curriculum importanti”, continua Malaguti.

Una volta discussa la proposta regionale, e almeno nelle intenzioni di Fratelli d’Italia anche approvata, il partito ha intenzione di chiedere la nomina di una figura equivalente direttamente in città. “Appena sarà conclusa la discussione sarà mia cura presentare un ordine del giorno per la nomina del garante su base comunale da parte della giunta”, spiega infatti il consigliere Alessandro Balboni che poi si dice orgoglioso che nel suo partito “ci si sta occupando a tutti i libelli dei diritti degli animali. Il primo passo è stato del nostro senatore Urso che ha presentato un ddl per vietare il consumo di carne derivanti dagli animali d’affezione, perché in questo senso una norma che lo vieta non esiste ed è indegno di un Paese civile. Il secondo passo consiste nella proposta di legge regionale, questo sarebbe il terzo”.

Infine sempre Malaguti lancia un ‘avviso’ alla giunta in carica “per questi mesi perché sono certo che a occuparsi di queste questioni dalle prossime elezioni saranno altre persone” sul canile municipale di via Gramicia: “Mi è giunta voce che a fine anno Paola Cardinale lascerà al presidenza di Avedev. Al momento al canile lavorano 4 o 5 persone stipendiate ma sono a conoscenza di frizioni tra l’associazione e il Comune a causa della scarsità di fondi. Non vorrei che con il nuovo bando si facciano disastri a causa della logica del massimo ribasso: se si riduce ancora il personale chi porta i cani a sgambare? Staranno tutta la vita dentro a una cella. Faccio un appello alla sensibilità della maggioranza perché si occupi del caso con coscienza, anche perché si ventila l’ipotesi di smobilitare il canile se il bando dovesse andare deserto ricollocando i cani in altre strutture. Ciò sarebbe vergognoso”.

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