Economia e Lavoro
20 Ottobre 2018
Convocati per la prima volta in 4 anni a un tavolo con Fca, i metalmeccanici Cgil dicono no al contratto di solidarietà per 821 lavoratori e ai 476 esuberi temporanei

Crisi Vm. La Fiom: “Situazione estremamente preoccupante”

di Redazione | 3 min

Leggi anche

“Insieme liberi” alleata della lista Libertà

“Insieme liberi” corre da Cento per le elezioni europee in alleanza con la lista Libertà. Lo annuncia in conferenza stampa il portavoce Marco Mattarelli, che ripete che “la nostra visione è molto chiara ed è principalmente fondata sul recupero della sovranità"

25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

Samuele Lodi, segretario della Fiom Ferrara (archivio)

Cento. Non basta il positivo “cambio di registro” nelle relazioni sindacali tra Fca Vm Motori e la Fiom a far andare giù ai metalmeccanici Cgil la comunicazione dell’avvio del contratto di solidarietà per oltre 800 dipendenti e l’annuncio di 476 esuberi temporanei nello stabilimento centese.

La Fiom, per la prima volta in quattro anni, è stata infatti chiamata per un tavolo di confronto vero e proprio, seppur separato per volontà sia dell’aziende che degli altri sindacati firmatari del contratto. Ma proprio in quel tavolo, tenutosi giovedì, le risposte arrivate dall’azienda non sono state quelle giuste per la Fiom: “In un contesto sicuramente molto preoccupante, dato da un contratto di solidarietà della durata di 8 mesi per una platea complessiva di 821 lavoratrici e lavoratori ed una dichiarazione di 476 esuberi temporanei, le ragioni del no della Fiom all’accordo sono riconducibili a risposte negative ricevute su elementi di merito”, si legge in una nota sindacale.

Non basta la “positiva” dichiarazione di Fca in merito al “lancio della produzione del nuovo propulsore V6 entro la fine del primo semestre 2019”, perché sull’altro piatto della bilancia ci sono  “la riduzione oraria media mensile fissata al 58% (limite massimo previsto dalla legge è il 60%) e la riduzione massima complessiva per singolo lavoratore fissata al 70% (massimo consentito dalla legge) rendono non praticabile una equa redistribuzione del carico dell’ammortizzatore attraverso la rotazione. Questo significa che molti lavoratori correranno il concreto rischio, come già avvenuto nel precedente contratto di solidarietà, di essere posti in sospensione per periodi anche molto lunghi per poi essere richiamati solo all’ultimo semplicemente per rispettare l’obbligo, determinato dalla legge, di dovere lavorare almeno il 30% delle giornate lavorative negli 8 mesi di intervento del contratto d solidarietà”.

“L’azienda – continua al Fiom – potrà prevedere percorsi di formazione ed addestramento per il personale ma lo potrà fare anche nelle giornate di sospensione e quindi non retribuite per i lavoratori, ma semplicemente indennizzate dall’ammortizzatore sociale e senza alcuna integrazione salariale. In ultimo, sarà possibile il trasferimento temporaneo di lavoratori in altri stabilimenti del gruppo e non. A fronte della richiesta della Fiom di formalizzare nel testo che gli eventuali trasferimenti dovranno avvenire esclusivamente su base volontaria, l’azienda ha precisato che non farà pressioni sui lavoratori, tuttavia non si è resa disponibile a scriverlo”.

“È evidente che la situazione è estremamente preoccupante – afferma la Fiom -. L’intervento degli ammortizzatori sociali in Vm è ormai massiccio. Come, purtroppo, in tanti altri stabilimenti del gruppo”.

In questo contesto, si legge ancora nella nota del sindacato, la Fiom, che da tempo chiede al Governo l’apertura di un tavolo di confronto, ritiene positiva la convocazione fatta dal Ministero dello Sviluppo Economico per martedì 30 ottobre per un confronto sulla situazione della produzione di auto nel nostro paese. “Si auspica che questo primo importante passo porti alla costituzione di una commissione nazionale permanente per le politiche industriali del settore”.

Infine un appello sia all’azienda che alle organizzazioni sindacali che hanno firmato il contratto Fca: “I tavoli separati vanno superati perché in contrasto con l’interesse dei lavoratori: la Fiom insisterà a portare sul tavolo di confronto le loro istanze e, come nel caso di Vm, quando non si raggiungeranno le condizioni per siglare accordi, comunque agirà per evitare discriminazioni, soprattutto nei prossimi 8 mesi di contratto di solidarietà”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com