Cento. Di fronte al lento stillicidio dei lavoratori della Vm di Cento, che dopo la cassa integrazione dovranno sottoporsi al contratto di solidarietà, il coordinamento provinciale di Articolo Uno-Mdp Ferrara teme che il prossimo passo siano gli esuberi.
Nonostante le dichiarazioni rassicuranti dei sindacati, “la crisi del settore automobilistico a gasolio che investe l’azienda più importante del nostro territorio Fca Vm – afferma il coordinamento -, ci impone una riflessione molto seria e preoccupata sulla sorte delle maestranze occupate nel settore dell’autotrazione/flusso V6 e logistica (i motori per il mercato americano)”.
Secondo Articolo Uno-Mdp “molte sono le ragioni che ci inducono a pensare che l’azienda Vm di Cento, dopo il ricorso agli ammortizzatori sociali nel biennio 2017-2018, passerà a breve dalle proposte annunciate oggi di contratti di solidarietà, agli esuberi”.
La scelta, durante gli incontri con le delegazioni sindacali, di separare le OO.SS. firmatarie del contratto imposto dall’allora ad Sergio Marchionne, e la Fiom non firmataria, “pone lavoratori e lavoratrici in una condizione di ‘ricatto’. Il mancato sviluppo e l’assenza di idee per il rinnovo dei prodotti, magari volgendo lo sguardo al settore ibrido e non inquinante, unitamente all’assenza totale di un piano industriale, sono elementi che concorrono a riversare gli effetti della crisi sui lavoratori”.
Secondo il coordinamento le Istituzioni locali “dovrebbero sentirsi maggiormente coinvolte nella richiesta di una politica di ripresa dell’azienda, schierandosi per tempo a sostegno delle maestranze”.
Articolo Uno-Mdp assicura che seguirà con attenzione i destini di tutti i dipendenti coinvolti, “spronando le istituzioni a partecipare attivamente ad una vertenza dalla quale dipendono le vite di molte persone residenti sul territorio”.
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