Comacchio
19 Ottobre 2018
Il gruppo pentastellato locale commenta l'evoluzione dell'iter di insediamento e promette denunce e ricorsi

Ex Cercom, M5S: “Non siamo pronti al suicidio di Comacchio”

di Redazione | 2 min

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Ambiente e Delta del Po. Annalisa Corrado ospite del Pd

Annalisa Corrado, delegata nella segreteria nazionale del Partito Democratico e candidata nelle liste Nord-Est per il Partito Democratico alle elezioni europee, sarà ospite del Pd Comacchio assieme ad Elena Rossi, già sindaca di Ostellato e vicepresidente dell'Ente Parco Delta Po Emilia-Romagna

di Giuseppe Malatesta

Comacchio. Non intendono rassegnarsi nel comacchiese i detrattori della nuova Cercom, che proseguono la battaglia per impedire la rinascita dello stabilimento industriale di via Marina. Minacciando il ricorso al tribunale amministrativo regionale, i meetup 5 Stelle continuano a sorvegliare l’evoluzione dell’iter di insediamento, tra varianti urbanistiche, pareri degli enti preposti e valutazioni progettuali.

“In questi giorni abbiamo appreso dalle integrazioni rese pubbliche che il Parco sta provvedendo imperterrito alle varianti, ‘aiutando’ l’insediamento della fabbrica spagnola”. Il gruppo evidenzia come “unica novità positiva” la richiesta dell’ente Parco di produrre idonea Valutazione di Incidenza Ambientale (Vinca), data la vicinanza al Sito di Importanza Comunitaria e alla Zona di Protezione Speciale delle Valli di Comacchio.

“Si tratta di una valutazione preventiva non obbligatoria in casi come questi, in cui l’iter è regolato dall’articolo 53 della legge regionale 24/2017, ma caldeggiata dalla Regione stessa nel caso specifico, proprio in virtù del notevole valore ambientale dell’area”.

La Vinca analizza infatti gli effetti delle trasformazioni del territorio sulla conservazione della biodiversità, elemento cardine del disappunto di tutti i soggetti contrari all’insediamento: “Scongiurare danni ambientali e incidenze negative su habitat e specie che popolano le nostre valli è impossibile. Il rischio è dietro l’angolo e non si fa fatica a rintracciare precedenti disastrosi in questi anni”.

Una ricostruzione 3D del nuovo stabilimento, tratta dal progetto

“In questo caso la semplificazione procedurale prevista dalla legge 24 è più che mai fuori luogo, proprio perché salta passaggi delicati e importantissimi. A tal proposito, non riusciamo davvero a capire come sia possibile procedere sulla linea delle ‘attività già esistenti’, quando è noto che la imolese Sacmi risulta esistente come deposito in zona Ex Cercom solo dal 28 agosto 2017, come dimostra una visura camerale recentissima. In tal modo inoltre – sottolineano – si rischia di creare un precedente pericoloso, con richieste fuori controllo di ampliamenti industriali nel Parco del Delta”.

In attesa di dissipare i dubbi, i 5 Stelle si preparano al peggio, “al suicidio di Comacchio, a danni irreversibili per il nostro ambiente, al disastro in ambito turistico per una fabbrica che già su carta sta spaventando gli abituali frequentatori della nostra costa, nonché alle sanzioni che ci toccheranno se andremo a compromettere le valli, un sito europeo Natura 2000. Non solo flora e fauna, ma l’uomo stesso potrebbe risentire dell’effetto di componenti chimiche tossiche come la H315 (che provoca irritazione cutanea) e la H318 (lesioni oculari): le fasi di lavorazione previste, che sono note, ci confermano la loro presenza”.

“Se si proseguirà saremo costretti a ricorrere al Tar e a denunciare alle autorità competenti chiunque avrà rilasciato pareri non regolari” concludono.

 

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