La gente della Spal. Un popolo dalla fede incrollabile
Ferrara ha risposto. Magistralmente, immensamente, totalmente, dimostrando senza timore di smentita che Ferrara è la Spal e la Spal è Ferrara
Ferrara ha risposto. Magistralmente, immensamente, totalmente, dimostrando senza timore di smentita che Ferrara è la Spal e la Spal è Ferrara
"La soddisfazione principale è per essere riusciti a mantenere il posto di lavoro di tanti dipendenti che avevano il terrore negli occhi". È da poco finita Spal-Milan Futuro, quando Francesco Baldini commenta con queste parole la salvezza
Da una parte, sul rettangolo verde, Antenucci portato in trionfo dai compagni. Dall'altra, sugli spalti, la Curva Ovest che - nonostante il sollievo per la salvezza sofferta - contesta la squadra di Baldini
Spal-Milan Futuro termina 2-0 con i biancazzurri che salvano la categoria e rimangono tra i professionisti, le pagelle di Estense.com
I biancazzurri battono 2 a 0 il Milan Futuro strappando la permanenza in Serie C
di Davide Soattin
Roma, 12 settembre 1965. Sconfitta per 4 a 2 dal Napoli alla prima giornata, dopo appena un anno di purgatorio, la Spal aspettò con trepidazione la prima vittoria stagionale per celebrare al meglio il proprio ritorno nel calcio che conta ed il quattordicesimo anno di Serie A in tutta la sua storia, forte delle riconferme dei vari Capello, Pasetti e Bertuccioli e di un terzetto offensivo composto da Massei, Innocenti e Muzzio, che al termine del campionato avrebbe messo a segno la bellezza di 29 gol.
La tanto attesa occasione si presentò sette giorni più tardi dalla caduta esterna rimediata proprio all’ombra del Vesuvio quando, in un pomeriggio di fine estate all’apparenza tranquillo, i biancazzurri di mister Petagna affrontarono la Roma di Pugliese sul prato verde dell’Olimpico, reduce da una stagione calcistica che la vide arrivare al nono posto in classifica, in semifinale di Coppa Italia e agli ottavi di finale di Coppa delle Fiere.
Inutile nascondersi, visti i pronostici della vigilia e la differenza di potenziale nei ventidue schierati in campo, nemmeno il più ottimista dei tifosi si sarebbe immaginato nei suoi sogni migliori quello che di fatto si avverò al termine dell’ora e mezza di gioco tra capitolini ed estensi. Quindici minuti del primo tempo, tra la mezz’ora ed il duplice fischio di Righi che mandò tutti negli spogliatoi, in cui l’area giallorossa venne letteralmente messa a ferro e fuoco, con Muzzio che al 27′ portò in vantaggio la Spal e il campionissimo Massei che chiuse i conti con un rigore al 41′, prima dell’intevallo.
Due sentenze, due timbri, due sigilli storici e allo stesso tempo pesanti come un macigno, che permisero ai biancazzurri di battere per la prima ed unica volta nella storia la Roma in trasferta e portare via dalla Capitale punti fondamentali per la salvezza finale, che arrivò solamente ai titoli di coda della stagione 1965-1966, grazie al pareggio siglato in extremis da Frascoli e Bagnoli, nel secondo tempo dell’ultima giornata di campionato contro il Brescia, che valse il quart’ultimo posto in classifica. Un punto che per la quindicesima volta consacrò Ferrara come città di Serie A.
Roma-Spal 0-2 (0-2)
Roma: Matteucci, Carpenetti, Ardizzon, Carpanesi, Losi, Benitez, Benaglia, Francesconi, Da Silva, Salvori, Barison. All.: Oronzo Pugliese.
Spal: Cantagallo, Pasetti, Fochesato, Bagnoli, Colombo, Bozzao, Massei, Reja, Innocenti, Capello, Muzzio. All.: Francesco Petagna.
Arbitro: Righi di Milano
Marcatori: 27′ Muzzio, 41′ rig. Massei.
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