Attualità
7 Ottobre 2018
Ricordato l'episodio di Sopron quando sulla frontiera tra Austria e Ungheria i cittadini dei due Paesi chiesero l’apertura delle frontiere

Un picnic per l’Europa al Parco Massari

di Redazione | 2 min

Leggi anche

25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

Cau, tutti le informazioni per l’assistenza nei giorni festivi

In occasione di due settimane in cui si stanno susseguendo numerosi giorni festivi, le Aziende Sanitarie ricordano gli orari di attivazione del servizio di Continuità Assistenziale per la cura e assistenza alla cittadinanza nei momenti in cui non sono presenti i medici di medicina generale

di Lucia Bianchini

Un picnic per l’Europa al parco Massari, organizzato sabato 6 ottobre nell’ambito del festival Internazionale, per ricordare il picnic di Sopron del 9 agosto 1989 quando sulla frontiera tra Austria e Ungheria si riunirono i cittadini dei due Paesi per cercare di chiedere l’apertura delle frontiere, che ottennero. Iniziava così a cadere la cortina di ferro.

“Oggi facciamo un picnic come fecero allora, siamo coscienti che non cambieremo la storia, ma è tempo di agire, di mobilitarsi. Non dobbiamo sottovalutare ciò che sta succedendo in Polonia ed Ungheria, paesi in cui l’accoglienza civile e gli equilibri democratici sono già seriamente messi in discussione” ha spiegato Eric Jozsef. “Molti altri governi operano per disgregare l’Unione Europea, ma come diceva Holderlin ‘là dove cresce il pericolo cresce anche ciò che salva’, e a salvare l’Europa sarà affermare il sentimento di essere europei”.

Andrea Pipino ha poi sottolineato come non si possano ‘buttare al vento’ i 60 anni di pace e democrazia che l’Europa ha creato: “Non possiamo accettare che il ciclo della storia europea sia finito: possiamo e dobbiamo essere critici verso le istituzioni, le politiche europee, l’incapacità di far fronte all’enorme problema dell’immigrazione. La prospettiva deve essere di integrazione, non solo economica, anche se abbiamo idee diverse. L’Ungheria è uno degli esempi di come il successo elettorale manipolato ad arte possa creare situazioni in cui la democrazia rischia di scomparire”.

Gabor Horvat ha poi raccontato nello specifico la situazione ungherese, dove Viktor Orban solo 8 anni fa ha ottenuto la maggioranza. “Il governo ha occupato i mezzi di comunicazione, acquistato televisioni, banche, aziende di costruzioni, funziona come una grande organizzazione mafiosa. Chi critica è tacciato di essere traditore della patria”. Horvat chiede a tutti che nessun Orban, Salvini, Le Pen ci dica come pensare, come ballare, chi amare, come vivere le nostre vite.

Della Polonia ha invece parlato Martha Lempart, attivista, che ha sostenuto l’importanza, per questi Paesi ‘corrosi dai populismi’, come lei stessa li ha definiti, di far capire che il Paese non è il Governo, ma sono i cittadini: “Siamo scesi in strada in difesa dei diritti delle donne, dell’indipendenza della magistratura e dei diritti sociali”, racconta.

“In Italia, a differenza delle destre degli altri Paesi, c’è un movimento che ha dirottato molte delle istanze dei cittadini in un progetto di populismo autoritario- ha affermato Jacopo Iacoboni, giornalista de ‘La Stampa’- Salvini è una cosa facile da capire, il Movimento cinque stelle invece è difficile perché è neutro, è cangiante e nasce in un modo e viene utilizzato in un altro”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com