di Simone Pesci

Per dirla con le parole del presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Ferrara, la “Giornata del medico” diventa maggiorenne. Quella di sabato 6 ottobre sarà infatti la diciottesima edizione di un appuntamento tradizionale che, nel corso del tempo, si è consolidato a tal punto che, spiega Di Lascio, se “nelle prime edizioni si poteva quasi girare in bicicletta nell’aula di via Savonarola, ora l’Aula magna di Giurisprudenza non basta quasi più”.

Un fatto sintomatico dell’ascesa di un evento che rende orgoglioso tutto l’ordine estense, che inizierà le celebrazioni alle 9 del mattino, al monastero del Corpus Domini di via Pergolato, dove sarà officiata una messa in ricordo dei 15 medici ferraresi scomparsi nel corso del 2018. Dopo il raccoglimento, dalle 10, l’Aula magna di corso Ercole I D’Este 37 accoglierà i 108 nuovi iscritti all’albo e le loro famiglie, perchè come sottolinea Di Lascio “questo è un momento che per i genitori significa l’inizio della vita dei propri figli”.

Successivamente saranno consegnate le benemerenze per i medici che tagliano il prestigioso traguardo del cinquantesimo anno dal momento del conseguimento della laurea.

La cerimonia sarà impreziosita dalla consegna della targa “Il medico d’Italia – Carlo Urbani” a Serafina Strano, la dottoressa della guardia medica catanese che venne violentata mentre prestava servizio di notte. Un premio che le verrà attribuito per “la grande dignità unita alla grande passione per la professione, e perchè una donna che ha avuto il grande coraggio di denunciare”. “Ricorderemo la necessità di sicurezza – prosegue Di Lascio -. In atto c’è un’escalation di violenza che porta alla scomparsa della serenità nell’ambito lavorativo, non è possibile avere paura nell’andare a lavorare”.

Inoltre tre giovani medici, i quali si saranno contraddistinti per aver lavorato su progetti di rilevanza territoriale, vedranno riconoscersi un assegno di 6666 euro ciascuno.