di Simone Pesci
“Non risultano particolari criticità nell’impianto del regolamento attualmente in vigore. I nodi più problematici si riscontrano a livello strutturale, ma la necessità di eventuali progetti di ampliamento o ammodernamento delle palestre o di costruzione di nuovi spazi non può risolversi con interventi di modifica sui regolamenti”.
Questo il parere della consulta comunale dello sport di Ferrara sulla proposta, avanzata dal Movimento 5 Stelle, di assegnare le palestre alle varie società sportive con l’ausilio di un software informatico, andando a modificare il Regolamento di gestione delle palestre.
La consigliera pentastellata Ilaria Morghen, supportata dalla forzista Paola Peruffo, è convinta invece che questo passo si debba fare, ma si scontra con il pensiero della consulta, portato in commissione consiliare dalla delegata del Coni di Ferrara Luciana Pareschi, e con quello dell’assessore allo sport Simone Merli, che sottoscrive le criticità evidenziate dalla consulta stessa. “E’ emersa la necessità – fa sapere Merli – di avere la disponibilità oraria in anticipo delle palestre scolastiche, anche se questo è difficile. I problemi del mondo sportivo non sono certo dettati da un regolamento, piuttosto servono più risorse per l’impiantistica”.
Morghen però fa valere le sue ragioni affermando inoltre che “nel software si potrebbero fornire delle funzioni aggiuntive”, ad esempio un “bollino blu” per sottolineare la possibilità di utilizzo degli impianti da parte “delle utenze disabili”. Sia lei che Peruffo – “non capisco la ritrosia a utilizzare un software per facilitare le società” – sono convinte che l’informatizzazione del sistema sia un grande vantaggio, e, soprattutto, eviti una sorta di conflitto di interesse “di chi deve decidere e chi poi va a utilizzare l’impianto” puntualizza Morghen.
Di tutt’altro avviso sono i consiglieri del Pd Pietro Turri e Fausto Facchini. “Con la tecnologia si sostituisce il rapporto umano” commenta Turri, che si dichiara “allibito” perchè “si dice che nel comune di Ferrara non funzioni nulla, una volta che c’è qualcosa che funziona bisogna cambiarla”. E proprio perché l’aspetto sportivo ferrarese “è molto migliorato negli ultimi 15 anni”, Facchini non trova il bisogno “di modificare il regolamento, facendo un copia-incolla di quello di Bologna che è una situazione diversa”.
Proprio l’esempio felsineo, infatti, era stato portato dai Cinque stelle. Le discussioni proseguiranno, ma intanto Merli non ha dubbi: “La commissione palestre tutela le società più piccole, e credo che non esista un software che possa sostituirla”.
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