Si è svolta nella mattinata di giovedì 20 settembre 2018 la conferenza e tavola rotonda dal titolo “Processi, progetti e strumenti per la riqualificazione e rigenerazione urbana in Francia e Italia”; la conferenza ha messo a fuoco il tema della riqualificazione e rigenerazione urbana mettendo a confronto la situazione italiana e quella francese, nazione ospite della prima edizione di RigeneraCity nell’ambito di RemTech Expo 2018. I relatori hanno sviluppato una ampia riflessione sui processi che hanno portato alla realizzazione degli interventi francesi citati e sugli strumenti normativi che è necessario mettere in campo, anche e soprattutto nel nostro paese, per rendere la rigenerazione prassi operativa corrente anche nelle città italiane.

Sono intervenuti l’architetto-urbanista Grand Prix de l’Urbanisme 2012 François Grether, che ha presentato gli interventi di notevole rilevanza, di Lyon Confluence e Paris Batignolles, con la realizzazione di nuove infrastrutture e alloggi sociali. A commento, Tommaso Dal Bosco Presidente AUDIS, Alessandro Almadori, Presidente ATER Umbria e membro della Giunta esecutiva di Federcasa, hanno evidenziato che interventi di questa portata oggi in Italia sono quasi proibitivi.

Nella giornata venerdì 21 settembre 2018 il si assistito al confronto dal titolo “Social housing e politiche abitative per la riqualificazione e rigenerazione”; il seminario ha consentito di approfondire le relazioni tra politiche dell’abitare e politiche per la riqualificazione/rigenerazione, partendo dall’analisi di una serie di casi studio italiani (tra cui quello di Ferrara) e mettendo in evidenza come gli interventi residenziali siano ingrediente indispensabile di ogni operazione di riqualificazione/rigenerazione di successo. In particolare il presidente di Federcasa, Luca Talluri, ha ricordato che “senza i finanziamenti del piano periferie, già stanziati, ma bloccati, per ora dal Governo, si rischia di perdere una occasione di sviluppo e di interventi sul patrimonio di Edilizia residenziale pubblica”.

Sulla stessa falsariga anche l’assessore di Ferrara, Roberta Fusari, che sul blocco del Piano Periferie si è detta “molto preoccupata perché a Ferrara verrebbero meno 18 milioni di investimenti”. Ha poi ricordato come in questi anni, anche in collaborazione con Acer Ferrara, la città abbia potuto progettare e realizzare 2 interventi cardine di Edilizia sociale (social housing) come gli alloggi di via Gustavo Bianchi e l’intervento delle Corti di Medoro (ex pala specchi) finanziato da Cassa Depositi e Prestiti, con Intercantieri Vittadello e ora gestito dal fondo Ferrara Social Housing.

Marcello Capucci, dirigente del settore politiche abitative delle Regione Emilia Romagna ha ricordato l’impegno, anche finanziario, dell’ente regionale sulla riqualificazione urbana con il bando appena chiuso, che ha visto presentare da parte dei comuni della nostra regione, oltre 100 progetti. Marco Corradi, presidente di Acer Reggio Emilia, ha presentato l’esperienza sulla riqualificazione condotta insieme al Comune di Reggio Emilia, mentre Paolo Boleso ha ricordato la qualità e la dimensione dell’intervento sul Palaspecchi che, Investire SGR, sta attuando dal punto di vista economico e finanziario, che rappresenta, dal punto di vista della rigenerazione urbana,un unicum per il nostro paese.

Al termine delle tre giornate di Rigenera city, volute da Acer Ferrara, il direttore Diego Carrara si è detto soddisfatto della partecipazione, della qualità degli interventi e dei relatori su temi così importanti per il futuro delle politiche abitative, sociali e urbanistiche del nostro paese.