Politica
13 Settembre 2018
La consigliera pentastellata sottolinea il "boom di iscrizioni" a Unife e ripercorre la storia della struttura

Morghen (M5S): “Usare la ex caserma di Pozzuolo del Friuli per gli alloggi studenteschi”

di Redazione | 3 min

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L’ex caserma “Pozzuolo del Friuli”

Usare la ex caserma Pozzuolo del Friuli per creare nuovi alloggi per studenti: è questa la proposta della consigliera comunale del Movimento 5 Stelle Ilaria Morghen, che nel testo di un’interrogazione al sindaco Tiziano Tagliani ripercorre la storia della struttura prima di arrivare alla richiesta finale, motivata anche dal “boom di iscrizioni” che nel dicembre scorso ha portato 7mila nuove matricole a Ferrara.

“Nel 1992 – spiega la consigliera – la caserma Pozzuolo del Friuli in via Cisterna del Follo fu dismessa dall’Esercito. Una gigantesca area di 28mila mq che giace nel cuore storico e monumentale della città, nella stessa via sulla quale si affacciano la splendida delizia Estense di Palazzo Schifanoia, palazzo Bonacossi, e la casa dello scrittore Giorgio Bassani”. In quella fase spuntarono diverse proposte per l’utilizzo della struttura: “Per qualcuno – afferma Morghen -, l’ex caserma avrebbe potuto rappresentare l’ideale cassa di espansione dell’ospedale Sant’Anna. Ma gli interessi che ruotavano attorno agli appalti del nuovo ospedale, ebbero la meglio sul buon senso. E non se ne parlò più. Poi spuntò un’altra buona idea: perché non utilizzare il grande cortile interno come ampliamento del confinante giardino di Palazzo Schifanoia mutilato all’epoca della costruzione della caserma? Ma anche stavolta niente da fare. Nulla di fatto”.

Si arriva così al 1999, con i primi protocolli d’intesa tra Comune e ministero. E nel 2005, “l’amministrazione presentava un piano di riqualificazione dell’ex caserma. L’allora assessore all’urbanistica Raffaele Atti annunciava contatti con la Sovrintendenza regionale ai beni culturali e architettonici e annunciava: ‘la volontà dell’Amministrazione è quella di riqualificare il tutto ricavando spazi di utilità pubblica per arricchire il sistema museale, recuperare il vecchio giardino di Palazzo Schifanoia e ricavare un parcheggio con un numero di posti auto che vada da un minimo di 400 fino ad un massimo di 800’. L’ipotesi di progetto prevedeva, inoltre, che l’ex caserma venisse destinata a funzioni residenziali e ricettive di tipo alberghiero. Nel 2006 si venne a sapere che l’iter per la vendita della caserma si era incagliato perché il Ministero della Difesa aveva deciso di trattenere il complesso, di cui era inizialmente previsto l’inserimento tra i beni destinati alla cartolarizzazione. A metà 2008 dal Comune arrivava l’ennesimo annuncio relativo allo sblocco della vicenda. Poi tutto tacque”.

L’anno successivo “al Comune arrivava una proposta di convenzione, inoltrata dall’Agenzia del Demanio, per l’uso temporaneo a parcheggio pubblico del piazzale della caserma. L’assessore alla mobilità Stefano Cavallini, però, nel corso del dibattito sul Piano Urbano della Mobilità, definiva la proposta per la concessione dell’area ‘fuori portata per il Comune, sia dal punto di vista delle modalità di concessione che per gli oneri derivanti'”.

Ed eccoci ai giorni nostri: dal dicembre 2013 la proprietà dell’area è passata dall’Agenzia del Demanio alla Cassa Depositi e Prestiti Investimenti Sgr, e nel 2014 è stata consegnata negli uffici dell’assessorato all’Edilizia del Comune di Ferrara una comunicazione di inizio lavori per la messa in sicurezza delle aree e dei manufatti ubicati all’interno del complesso edilizio ex caserma Pozzuolo del Friuli di via Cisterna del Follo. La proprietà ha commissionato alla Beni Stabili Property Service Spa tutte le attività di presa in carico delle aree e degli immobili, i sopralluoghi, le ispezioni e i rilievi per completare il progetto. Il progetto urbanistico di trasformazione dell’ex caserma commissionato da CDP a Studio Performa Architettura + Urbanistica, in corso di elaborazione, prevede un centro congressi (1.281 mq), un albergo – ristorante (4.287 mq) e aree commerciali e residenze (17.332 mq).

La consigliera pentastellata sottolinea come “il centro storico di Ferrara non può essere una “rassegna di centri commerciali”, nel rispetto del centro storico patrimonio dell’umanità e Ferrara ha già il record europeo per la presenza della G.D.O. La grande distribuzione organizzata come moderno sistema di vendita al dettaglio attraverso una rete di supermercati”, e chiede quindi al sindaco se nel progetto di recupero si limiterà alle vecchie direttive o se verrà presa in considerazione l’attuale grande richiesta di alloggi universitari per implementare nel progetto anche una quota di sistemazioni per gli studenti.

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