Politica
17 Agosto 2018
La proposta di Baraldi (Pd) e Fiorentini (Si) nel fare chiarezza sui protocolli di prevenzione dell'amministrazione

West Nile, “più disinfestazione e larvicida gratuito per i privati”

di Redazione | 2 min

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Sette casi di contagio da West Nile, conclusi con tre decessi e quattro pazienti tuttora ricoverati all’ospedale di Cona in condizioni stabili. Un vero e proprio allarme per la diffusione della febbre del Nilo nella provincia ferrarese che fa scattare anche i consiglieri di maggioranza. Ilaria Baraldi (Pd) e Leonardo Fiorentini (Si) hanno presentato un’interpellanza al sindaco Tiziano Tagliani e all’assessore alla sanità Chiara Sapigni per fare chiarezza sugli interventi di prevenzione e controllo della diffusione della zanzara nel Comune di Ferrara.

“La massiccia presenza sul nostro territorio di insetti (zanzara tigre e zanzara comune), vettori peraltro di Zika virus e malattia di West Nile, è da tempo all’attenzione dell’azione dell’amministrazione e desta disagi e in alcuni casi anche allarme rispetto alla salute pubblica” scrivono Baraldi e Fiorentini, ricordando anche il ruolo dei soggetti privati – compresi i responsabili di aree critiche ai fini della profilerazione dell’insetto – che come imposto da un’ordinanza sindacale sono obbligati ad attivarsi per prevenire possibili focolai.

Sono diversi i quesiti posti dai rappresentanti della maggioranza alla giunta, a partire da “quali siano i protocolli cui l’amministrazione è tenuta ad ottemperare per quel che riguarda le aree sotto il proprio controllo” e “quale sia il programma di prevenzione e controllo su aree pubbliche, a chi sia affidato il servizio, con quali risorse”, oltre a sapere “se siano stati previsti quest’anno, anche a seguito dell’allerta rispetto ai contagi di West Nile, interventi supplettivi a quelli già in programma”.

Per quanto riguarda i privati, i consiglieri chiedono “con che modalità siano stati informati i privati per l’adozione di comportamenti corretti, quali controlli siano messi in atto per verificarne il rispetto, e se siano state elevate sanzioni per violazione delle norme regolamentari e odinanziali”. A questo proposito, Baraldi e Fiorentini propongono di “provvedere a ripristinare il servizio di distribuzione gratuita del prodotto larvicida tramite le farmacie comunali che aveva certamente facilitato l’adozione di buone pratiche”.

Ultimo punto, “se siano già a conoscenza dell’amministrazione, o se l’amministrazione sia intenzionata a promuovere pratiche di buon vicinato come interventi coordinati di prevenzione e controllo delle zanzare nelle aree private contigue (vie e isolati), magari promuovendo convenzioni con le aziende disinfestatrici, come in passato era stato fatto da alcune circoscrizioni”.

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