Attualità
14 Agosto 2018
Maltempo in mattinata ma condizioni meteo in miglioramento nel pomeriggio, quando le precipitazioni si concentreranno in Romagna

A Ferragosto Ferrara si risveglia sotto il temporale

di Redazione | 3 min

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25Aprile. “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”

“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della mia generazione hanno sentito per vent’anni, e che auguro a voi di non sentire mai”. 

È con le parole di Piero Calamandrei – tra i padri fondatori della Costituzione – che il sindaco Alan Fabbri apre il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile, dopo l’alzabandiera e il picchetto d’onore. 

Cau, tutti le informazioni per l’assistenza nei giorni festivi

In occasione di due settimane in cui si stanno susseguendo numerosi giorni festivi, le Aziende Sanitarie ricordano gli orari di attivazione del servizio di Continuità Assistenziale per la cura e assistenza alla cittadinanza nei momenti in cui non sono presenti i medici di medicina generale

(foto di Mario Droghetti)

Temporali alla mattina e meteo in miglioramento nel pomeriggio. Non sarà certo il Ferragosto più caldo delle ultime stagioni quello che accoglierà il risveglio dei ferraresi, anche se previsioni indicano un netto rasserenamento dopo le prime ore del mattino, quando le precipitazioni si concentreranno verso sud e in particolare in Romagna. Intanto la Regione ha chiesto lo stato di emergenza nazionale per i ripetuti episodi di maltempo, molto intensi, che hanno interessato il territorio dal 22 maggio alla fine di luglio. E, appena sarà conclusa la ricognizione dei danni già attivata, lo farà anche per gli eventi che si sono verificati da inizio agosto.

Secondo la prima quantificazione, le conseguenze del maltempo ammontano finora a circa 22 milioni e mezzo di euro, esclusi i danni all’agricoltura tuttora in corso di valutazione. Gli effetti sono stati particolarmente rilevanti per il patrimonio pubblico e hanno interessato 36 tra impianti sportivi e piscine, 30 scuole, 10 palestre, tre biblioteche e due municipi. Decine le strade comunali e provinciali con interruzioni, 150 i fenomeni di dissesto rilevati in Appennino.

“Una situazione eccezionale a fronte della quale chiediamo al Governo la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale- afferma l’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo-: è fondamentale per ottenere le risorse statali necessarie ad assicurare l’assistenza alla popolazione, gli interventi di ripristino e la messa in sicurezza delle criticità aperte sul territorio, assessore regionale alla protezione civile. La dichiarazione è inoltre la condizione necessaria e imprescindibile- prosegue l’assessore- per garantire i rimborsi ai cittadini privati e alle attività produttive colpite dal maltempo. Nel 2017, proprio a fronte di una simile sequenza di eventi che si sono succeduti per tre mesi da giugno ad agosto, il Governo Gentiloni aveva dichiarato lo stato di emergenza. Ora- conclude Gazzolo- auspichiamo dal Consiglio dei Ministri la stessa attenzione per poter fronteggiare al meglio le conseguenze di fenomeni strettamente legati al cambiamento climatico e compiere il primo passo verso il riconoscimento dei rimborsi a privati e aziende, questi ultimi previsti tra l’altro dal nuovo Codice di protezione civile”.

Sono in tutto 17 le allerte di protezione civile emesse dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile dal 1° maggio ad oggi. L’ultima indica un codice colore arancione per temporali in Romagna per l’intera la giornata del 15 agosto. Sia il centro funzionale sia il centro operativo regionale, attivi presso la stessa Agenzia, hanno operato con turnazioni straordinarie. La Regione ha supportato i Comuni colpiti, che in numerosi casi hanno attivato i centri operativi comunali. A livello provinciale, presso i centri unificati hanno lavorato le sale operative e i centri coordinamento viabilità.

I Vigili del fuoco sono stati impegnati in oltre mille interventi per allagamenti o caduta di alberature. Al loro fianco 121 volontari di protezione civile che hanno fornito un contributo prezioso per la pulizia delle strade, il deflusso delle acque con l’utilizzo di motopompe, il ripristino della viabilità, il soccorso e l’assistenza alla cittadinanza: 35 i volontari del Coordinamento provinciale di Reggio Emilia e altrettanti quelli di Rimini, 20 di Modena, 15 di Ferrara, 10 di Bologna e 6 di Forli-Cesena.

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