Lettere al Direttore
2 Agosto 2018

Fsp (Ex Ugl): “Allarme sicurezza: Salvini, vieni a Ferrara”

di Redazione | 4 min

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Egregio Ministro Salvini,
Le scriviamo la presente presi dalla disperazione, ahinoi, dopo l’ennesimo episodio barbarico accaduto a Ferrara tra bande di nigeriani.

Siamo disperati Signor Ministro, poliziotti, padri, madri e figli disperati che non sanno più a chi scrivere per essere ascoltati.

Negli ultimi mesi la recrudescenza di questi fenomeni ha raggiunto un livello non più tollerabile per un paese civile.

Come cittadini, come sindacalisti e come poliziotti, quali terminali dei disagi della gente, non possiamo più tacere di fronte ad un fenomeno che assume sempre più i contorni di una vera e propria “guerra” con sistemi giustizialisti paragonabili ai disumani narcos colombiani, famosi per “regolare” i propri conti a colpi di machete.

Ma qua siamo a Ferrara Signor Ministro, siamo gente che non è abituata a queste cose, siamo gente tranquilla, perbene, lavoratori di provincia, che, giorno dopo giorno, si vede sempre più sopraffatta da una violenza che non è mai stata nel nostro DNA e mai lo sarà.

La gente ha paura di andare a passeggio per i nostri parchi cittadini, paura di portare i nostri bambini a giocare, certe zone sono diventate “off limits” anche di giorno.

E tutto questo, Signor Ministro, si pare che succeda nell’indifferenza totale della politica locale, che, tranne per qualche rara eccezione, sembra lasci che tutto scorra e vada nel dimenticatoio, facendo in modo che lentamente, la paura, diventi la normalità, nella speranza che questa gente, la gente perbene del nostro Paese si assuefagga a questa violenza.

Sono mesi che gridiamo il nostro disagio senza che nessuno ci abbia mai contattato per capire da dove provenga e come si possa risolvere.

L’indifferenza verso i cittadini e, ancor più, verso la nostra categoria di lavoratori in divisa, ultimo baluardo fra questi criminali e la gente perbene, è imbarazzante.
Ci sentiamo abbandonati, ci pare che nessuno sia disposto a prendere le nostre difese, nessuno sembra darci supporto, nessuno che ci faccia capire che non siamo soli.

A mero titolo di esempio, i colleghi delle volanti di Ferrara, Signor Ministro, si sono comprati i giubbotti anti proiettile di tasca loro al costo di 400 Euro!!!! Giubbotti che indossano per tutto il turno, per il solo timore di venire accoltellati in uno delle decine di interventi giornalieri che effettuano. Ma dove siamo arrivati?
Siamo convinti che anche Lei non voglia e non possa accettare una situazione simile.

La sensibilità che ha dimostrato verso i temi della sicurezza e verso la nostra categoria di servitori dello Stato è encomiabile, ma adesso alle parole devono seguire i fatti.

La invitiamo a Ferrara Signor Ministro, perché possa vedere coi suoi occhi cosa è diventata quella che fino a qualche anno fa era una bomboniera, culla di cultura e crogiolo di dinastie che, con lustro, hanno fatto la storia dell’Italia.

Certo, può fare moltissime cose per migliorare questa situazione, ma la prima in ordine di tempo, ed anche la più urgente in assoluto è sicuramente quella di reperire risorse per procedere in tempi celeri ad una assunzione straordinaria di personale. Personale perso pesantemente nel corso di questi ultimi anni che, anche per l’elevata età media dei poliziotti, è quanto mai necessario per andare a coprire tutti quei consistenti vuoti che ci sono in ogni provincia d’Italia; buchi lasciati colpevolennte dai precedenti Governi, i quali, invece di pensare a ripianare gli organici che si andavano via via perdendo hanno ben pensato, con alchimie burocratiche, di cristallizzare le carenti dotazioni di personale dicendo che quello sarebbe stato l’organico a pieno regime.

Signor Ministro, Lei, il Presidente del Consiglio e la maggioranza tutta che sostiene questo Governo, avete una responsabilità enorme sulle vostre spalle, ma avete anche la possibilità di cambiare l’Italia e dare finalmente un altro significato alla parola “sicurezza”.

L’ambizioso nome che avete dato al vostro progetto fa ben sperare, ma non fate cadere nel vuoto queste nostre grida, che sono le grida di migliaia di operatori di Polizia che tutti i giorni lavorano nell’ombra rischiando la vita per uno stipendio ridicolo, nonché le grida di dolore di migliaia e migliaia di cittadini perbene che ogni mattina, tra mille difficoltà, si alzano e vanno a lavorare onestamente per tenere alta la propria dignità e la dignità di questo Paese.

Non le rubiamo altro tempo Signor Ministro, Le auguriamo buon lavoro rinnovandoLe l’invito a venirci a trovare a Ferrara.

Fabio ZACCARINI
Vice Segretario Nazionale 
FSP Polizia di Stato 

David MARINAI
Segretario Provinciale Generale
FSP Polizia di Stato


Nota della redazione: come riportiamo in questo articolo, la questura di Ferrara ha smentito quanto riportato da Zaccarini e Marinai in merito ai giubbotti antiproiettile: nessun agente ha mai dovuto sostenere di tasca propria l’acquisto dell’equipaggiamento, né è mai uscito in servizio senza regolare dotazione di sicurezza.

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