Cronaca
26 Luglio 2018
Lo jihadista, 28 anni, di origine slovena, si trovava nel carcere di Ferrara per scontare la pena

Reclutava foreign fighters per l’Isis, espulso terrosista

di Redazione | 2 min

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Nel pomeriggio di ieri (mercoledì) personale della questura di Ferrara ha prelevato dal carcere dell’Arginone Rok Zavbi, 28 anni, nato a Nem Ismert (in Slovenia) il 15 aprile del 1990, di professione autotrasportatore, scarcerato per fine pena, e lo ha accompagnato coattivamente alla frontiera aerea di Bologna.

Ristretto presso la locale casa circondariale dal 2016, il predetto era stato condannato dal Tribunale di Venezia per aver arruolato più persone per il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo, inducendole a recarsi in Siria e arruolarsi nell’esercito dell’Isis per il compimento di atti terroristici da realizzarsi all’interno del territorio siriano e dei paesi occidentali.

Reduce dai combattimenti in Siria, Zavbi aveva un ruolo informativo e dimostrativo dell’attività che gli arruolati avrebbero svolto una volta arrivati in Siria, nonché quello di rafforzare gli intenti jihadisti e dare indicazioni su come raggiungere le milizie combattenti anche mostrando foto e video girati direttamente in Siria durante la sua permanenza nei luoghi di guerra.

Sin dal suo arrivo nel carcere, la sezione Espulsioni dell’ufficio immigrazione della questura di Ferrara aveva attivato la procedura amministrativa finalizzata all’espulsione dallo Stato.

Nei suoi confronti il prefetto di Ferrara Michele Campanaro nel marzo scorso aveva pertanto emesso un provvedimento di allontanamento dallo Stato per motivi imperativi di pubblica sicurezza, mentre il questore Gian Carlo Pallini ne aveva disposto l’accompagnamento coattivo alla frontiera al termine della detenzione.

Il terrorista è stato quindi imbarcato ieri pomeriggio sull’aereo e accompagnato con la scorta della Polizia di Stato sino a destinazione, Lubiana.

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