Comacchio
24 Luglio 2018
Dopo aver guidato la compagnia di Casal di Principe, 'patria' dei Casalesi, Paolo Ferrari finì nei guai a Comacchio per una serata goliardica

Filmino in caserma: tra gli assolti anche il comandante ‘anticamorra’

di Redazione | 2 min

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Comacchio. Si chiude definitivamente la vicenda del ‘filmino di Carnevale’ che ha visto imputati 11 carabinieri della compagnia di Comacchio, accusati di diffamazione nei confronti del loro ex comandante. Con le assoluzioni disposte dalla Cassazione termina cadono infatti anche le accuse nei confronti di Paolo Ferrari, ex comandante della compagnia di Casal Di Principe che nel 2011, all’epoca dei fatti era di stanza a Comacchio come ausiliario.

Una “sentenza doverosa”, commenta il suo avvocato Michele Spina, che sottolinea come per il suo assistito la visione del filmino ‘incriminato’ fosse semplicemente “un episodio goliardico, avvenuto per rafforzare lo spirito di cameratismo tra i militari”. Durante il Carnevale del 2011 infatti una decina di carabinieri si ritrovarono in un’abitazione privata e lì assistettero ai 59 minuti di filmato dai toni piuttosto irriverenti verso l’ex comandante della compagnia.

Da quella serata si originò un lungo iter giudiziario, giunto fino alle piene assoluzioni in Cassazione, nonostante i ricorsi della procura militare di Verona. A determinare l’assoluzione, oltre al proposito ‘goliardico’ del video è anche una motivazione di carattere formale: gli imputati infatti non hanno mai fatto circolare il suo contenuto e anzi chi lo visionò durante la serata in compagnia invitò a distruggere il dvd.

Per l’avvocato Spina la sentenza della Cassazione restituisce la dignità al proprio assistito, descritto come “un militare che ha avuto una carriera importante con incarichi molto impegnativi e ad alto rischio, come il comando della compagnia di Casal di Principe”, ovvero la ‘patria’ del clan dei Casalesi spesso identificata come il centro di gravità della camorra casertana.

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