“Gaza sta morendo, l’Europa agisca”
In occasione della Giornata dell’Europa, i gruppi di maggioranza dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna si fanno sentire contro la drammatica crisi umanitaria nella Striscia di Gaza
In occasione della Giornata dell’Europa, i gruppi di maggioranza dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna si fanno sentire contro la drammatica crisi umanitaria nella Striscia di Gaza
A causa di un importante guasto a una condotta in via Bacchelli, durante la mattinata di venerdì 9 maggio, varie zone della città stanno facendo i conti con cali di pressione dell'acqua
Nel corso delle recenti festività primaverili, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ferrara ha intensificato i controlli contro il lavoro sommerso, effettuando una serie di interventi mirati presso esercizi commerciali sparsi sul territorio estense e trovando nove lavoratori in nero presso cinque esercizi commerciali
L’Europa è anche Gaza. E Gaza è anche Europa. Non serve avere una stessa bandiera per riconoscersi tra essere umani
. Sarà conferito oggi (venerdì 9 maggio) l'incarico per eseguire l'autopsia sul corpo della 90enne Lidia Ardizzoni, l'anziana donna il cui cadavere - durante il tardo pomeriggio di lunedì 5 maggio - è stato trovato dai carabinieri avvolto nel cellophane e nascosto nel garage di un'abitazione al civico 70/D lungo al via Provinciale a Scortichino
“È una decisione che ci lascia fiduciosi e siamo convinti che nel processo avremo modo di dimostrare l’innocenza degli agenti”: si mostra ottimista l’avvocato Denis Lovison dopo la decisione della procura di Ferrara di derubricare le accuse nei confronti di otto agenti di Polizia Penitenziaria e del medico della casa circondariale di via Arginone, accusati di aver prodotto certificati medici falsi per non presentarsi al lavoro.
Dalle iniziali ipotesi di accusa per truffa ai danni dello Stato, falso ideologico e violazione del ‘Decreto Brunetta’ (contro l’assenteismo nei lavori pubblici) si è passati infatti a falso ideologico e uso di atto falso. Del primo reato si sarebbe macchiato il medico che ha prodotto i certificati, mentre agli agenti ne viene contestato il successivo utilizzo. Cade così l’accusa più grave, di truffa ai danni dello Stato, mentre con l’archiviazione diretta di uno degli agenti il numero degli indagati scende da dieci a nove.
Secondo le indagini coordinate dal pm Giuseppe Tittaferrante, gli otto agenti al centro dell’inchiesta avrebbero prodotto certificati medici che riportavano tutti, senza distinzione, gli stessi problemi: blocco lombare, gastroenterite e crisi cefalgica. Ma ad alimentare i sospetti è stato anche il tempismo in cui si registrarono le assenze: tra marzo e aprile 2016, proprio mentre all’interno del carcere si respirava un clima di tensione tra gli agenti della polizia penitenziaria e la loro comandante Lisa Brianese, contestata pubblicamente anche dai sindacati Sappe e Osapp per “non avere il polso necessario per far valere l’autorità che rappresenta nei casi di tensione tra agenti e carcerati”.
L’allora direttrice del carcere Carmela Di Lorenzo inviò proprio in quel periodo un documento alla magistratura in cui illustrava le difficoltà organizzative in via Arginone e la necessità di chiamare delle ‘supplenze’ da Bologna, a causa delle numerose assenze che si stavano registrando.
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