Attualità
16 Luglio 2018
I condomini dovranno sostenere una spesa di circa 7.500 per i lavori di adeguamento, chi non pagherà dovrà sigillare l'appartamento

Grattacielo, demolizione scongiurata: presentato il piano antincendio

di Ruggero Veronese | 4 min

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Il rischio è scongiurato, ma l’operazione sarà tutt’altro che indolore per i diretti interessati: l’ipotesi di esproprio e demolizione del Grattacielo, paventata lo scorso inverno a causa della mancanza dei requisiti di sicurezza antincendio, è definitivamente tramontata.

L’assemblea del condominio ha infatti approvato a maggioranza il piano dei lavori che nel corso dei prossimi tre mesi (si pensa a fine agosto per l’inizio del cantiere) ripristineranno le condizioni di sicurezza e il progetto ha ricevuto l’ok dei vigili del fuoco.

Nelle prossime settimane l’amministratrice Tiziana Davì raccoglierà dai condomini le risorse necessarie all’intervento – circa 7.500 euro per ogni appartamento – e per i proprietari degli immobili aderire non sarà un optional: chi non sarà disposto a sostenere le spese di adeguamento dovrà liberare la casa e sigillarne l’accesso.

La ragione di questo diktat sta nell’urgenza di rimettere in sicurezza dell’intero palazzo, sia dal punto di vista delle normative vigenti (il progetto del Grattacielo è della metà degli anni ’50), sia per quanto riguarda l’effettivo ripristino di tutte quelle misure antincendio che col tempo sono state abbandonate o hanno perso efficienza.

La principale riguarda l’aspirazione dei fumi. Già nell’assemblea del dicembre scorso il sindaco Tiziano Tagliani aveva lanciato l’allarme a chiare lettere: nelle condizioni attuali, se divampasse un incendio in un appartamento, tutta la tromba delle scale si riempirebbe di fumo, perché i cavedi all’ingresso di ogni appartamento che fungevano da ‘camini’ e sfiatavano dal tetto oggi sono intasati o inutilizzabili. Uno scenario potenzialmente tragico perché, di fatto, impedirebbe l’evacuazione di tutti i piani al di sopra di un appartamento in fiamme.

Le opere da eseguire, già assegnate al consorzio Cires, interesseranno sia gli spazi privati che quelli condominiali. In quelli privati dovranno essere sostituite le attuali porte di ingresso con due porte tagliafuoco per ogni appartamento (di categoria Rei 90). Nel vano di ingresso che si verrà così a creare (e che originariamente, anche se con porte standard, era già presente in ogni appartamento) andrà installato un pressurizzatore in grado di ‘tirare’ i fumi all’interno di uno sfiatatoio, per consentire l’evacuazione dell’edificio. Nelle parti comuni andranno invece installati nuovi impianti come le luci di emergenza, un raccoglitore di acqua piovana che funge da sistema antincendio, nuove manichette per l’acqua ad ogni piano, oltre a una revisione del sistema elettrico.

Il costo totale dell’intervento è di circa 280mila euro, la metà rispetto ai 600mila euro stimati nel dicembre scorso nel corso delle prime assemblee in cui si è affrontata la questione. La spesa di 7.500 euro per ogni appartamento è stimata sull’ipotesi di una completa adesione al progetto da parte di tutti gli attuali proprietari, ma nel caso qualcuno non volesse sostenere l’esborso la cifra potrebbe essere ritoccata verso l’alto, visto che il costo dei lavori sulle parti comuni rimarrebbe invariato. Ma a quel punto Tagliani è chiaro sulle conseguenze: “Se qualcuno non volesse sostenere la spesa, il suo appartamento dovrà essere liberato e sigillato, perché altrimenti continuerebbe a essere un rischio per il resto del condominio”.

A presentare il progetto anche un condomino, Gian Andrea Pagnone, che per la ‘resurrezione’ del Grattacielo punta sugli studenti universitari: “Ho creduto in questo condominio nel 2013 quando ho comprato l’immobile e continuo a crederci: abbiamo lavorato molto e oggi dentro al Grattacielo ci sono una novantina di studenti, che diventeranno un centinaio a fine estate. L’età media nel palazzo si è abbassata molto e invitiamo tutte le persone che sono intenzionate a darci una mano a credere in un investimento nel Grattacielo, perché i prezzi sono ancora molto bassi ed è il momento di fare qualcosa per aiutare questo quartiere”.

In tema di riqualificazione, prende parola anche l’assessore Aldo Modonesi per anticipare le iniziative negli spazi pubblici del palazzo: “Stiamo iniziando dei lavori nella sala polivalente: l’intenzione è quella di trasformarla in un’aula studio completamente attrezzata, aperta anche alla sera e nel weekend, che sarà sorvegliata e dotata di wi-fi. Sarà un servizio per gli studenti che vivono nel Grattacielo e in tutto il quartiere, che potranno contare su uno spazio sempre a disposizione”.

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