Codigoro
14 Luglio 2018
A fuoco i trucioli accantonati nel piazzale, salvi i macchinari. Ci sono volute diverse ore per domare le fiamme

Brucia la ex Falco, paura per lo stabilimento appena riaperto

di Redazione | 2 min

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Pomposa. Brucia la ex Falco. Nel primo pomeriggio di sabato le imponenti colonne di fumo che si innalzano dallo stabilimento sulla Statale Romea, visibili da Codigoro, fanno temere il peggio per la fabbrica da pochi mesi riattivata nella produzione di pannelli truciolari.

Fortunatamente sono proprio – e solo – i trucioli accantonati nel grande piazzale ad essere andati a fuoco, intorno alle 13, per cause in corso di accertamento. Trattasi di materiale misto tra scarti di lavorazione e legno stoccato, materia prima della fabbrica attualmente di proprietà della multinazionale turca Kastamonu.

L’allarme ha portato in brevissimo tempo sul posto i vigili del fuoco di Codigoro, che hanno domato a lungo l’incendio. Sei ore dopo la prima fiamma, alle 19, fumo e fuoco sono ancora visibili dalle strade che circondano lo stabilimento e i campi coltivati intorno. Le fiamme, comunque, restano circoscritte nell’area di origine e non coinvolgono gli spazi circostanti, campi, capannoni o strade appunto.

“Nessun lavoratore è rimasto coinvolto” informa il personale di vigilanza all’entrata dello stabilimento, mentre alle loro spalle una collina di legna alta una ventina di metri continua a bruciare. “Anche i macchinari e la struttura stessa sono salvi, non c’è nulla da temere” rassicurano da Kastamonu. Esclusa la natura dolosa dell’incendio, secondo il personale le fiamme potrebbero essere partite dal surriscaldamento di alcune componenti stoccate insieme al legno.

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