di Simone Pesci
Che sia la volta buona per il cambio del regolamento per le palestre comunali, deliberato nel 1986 e modificato due volte nel 1988 e nel 1990, con cui ancora oggi vengono concessi gli spazi e gli impianti alle società sportive? Ci spera la consigliera del Movimento 5 Stelle Ilaria Morghen, che nella giornata di venerdì ha avuto la commissione che auspicava con la diffida e la messa in mora del sindaco e dell’assessore allo Sport Simone Merli.
Il dialogo è iniziato, con la proposta pentastellata – “la cui politica vede lo sport come elemento di prevenzione e promozione della salute” specifica Morghen – che va nella direzione di “fornire uno strumento informatico di supporto al Comune”. Nel computer dovranno, secondo i piani, essere inseriti algoritmi per permettere a ogni società sportiva di avere un trattamento equo. Per fare questo, spiega Morghen, serverebbe anche “rivedere alcuni criteri e pensare che a Ferrara c’è carenza di spazi per sport particolari, come esempio la pallamano”.
Attualmente, spiega il responsabile dell’ufficio Sport e tempo libero Fausto Molinari, le “domande delle società si raccolgono fino a metà agosto, al pari dei nullaosta dei dirigenti scolastici per la disponibilità delle palestre”. “Poi – prosegue Molinari – si fanno i quadri dove vengono inserite le richieste, e le assegnazioni vengono fatte assieme alla commissione dopo avere avuto una serie di informazioni che ci forniscono le associazioni sportive come numero di iscritti, campionati partecipanti e così via”.
Nel pensare al sistema informatizzato Morghen aveva preso come città di riferimento Bologna, che utilizza un metodo spiegato da Davide Covi, responsabile ufficio Impianti sportivi: “Il Comune di Bologna divide palestre e campi di calcio. Le palestre in 6 quartieri, il quale ognuno procede a fare il bando annuale con i criteri che vuole per gli allenamenti dal lunedì al venerdì, mentre sabato, domenica e festivi per le gare di campionato il bando è comunale. Alla fine ogni dirigente di quartiere approva i quadri di assegnazione, i dati caricati sul software calcolano oneri e spese. I campi di calcio per gli allenamenti da lunedì al venerdì la procedura è la stessa delle palestre, però per le gare il software funge solo per estrapolare dei dati, dai quali verrà stilato un calendario annuale al quale si deve adeguare la Figc”.
Qualche dubbio sugli algoritmi persiste, perché tutti i consiglieri concordano che il fattore umano sia necessario. Comunque siamo solo alle prime fasi, presto ci si ritroverà tutti attorno al tavolo per discutere delle modalità di assegnazione delle aree e degli impianti, associazioni sportive comprese.
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