Lido di Spina. Dopo la prima serata dedicata al romanzo thriller, la rassegna letteraria estiva della Pro Loco di Comacchio si sposta sul confronto tra romanzo storico e favola per l’appuntamento di domenica 15 luglio a partire dalle 21 presso la Casa Museo Remo Brindisi (via Nicolò Pisano, 51b a Lido di Spina).

Il tema di questa seconda serata sarà discusso dall’ospite speciale dell’evento, Filippo, blogger di “Leggo e Cammino” e de “Il giro dei Belli”, in un dialogo con i due autori presenti, Ignazia Di Liberto, che parlerà della sua favola “Tonio Gomitolo”, e Marco Bergamaschi, che presenterà il romanzo storico “Castrum”.

Ignazia Di Liberto è nata in Sicilia, un’isola da cui l’Italia sembra un “continente” lontano. Eppure la sua lingua ammaliante, vera sirena irresistibile, è diventata il ponte naturale per avvicinarla e approdarvi. Ora vive sul Delta del Po, anch’esso una specie di isola, dove si può esitare tra acqua salata, dolce e di valle. Nessuna esitazione, però, nella scelta di insegnare nella scuola primaria per vent’anni, perché i ragazzi sanno che non c’è posto migliore della fragile isola del tesoro.

“Tonio Gomitolo”, la sua prima opera, è la storia di un’amicizia, istantanea e incrollabile, fra un gatto e un bambino molto speciale. Tonio soffre di una terribile malattia che sconvolge la sua mente e la sua famiglia, già provata dalla prematura scomparsa della mamma. Ma grazie a Gat, un piccolo soriano salvato dalla strada, inizia un insperato percorso di guarigione e adattamento. Una storia per ragazzi (e non solo) sul valore dell’amicizia, l’amore per gli animali e l’accettazione della diversità dai delicati toni lirici, ispirata al classico di Sepùlveda “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”.

Marco Bergamaschi, nato a Codogno nel 1980, è responsabile marketing per un’importante azienda lodigiana e coltiva da sempre una grande passione per la storia e le leggende locali. Vive con la moglie e i figli a Castiglione d’Adda, luogo da cui ha tratto spunto per le vicende del suo romanzo d’esordio: “Castrum” è, infatti, ambientato nel XVI secolo lungo il corso dell’Adda, teatro della lotta tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia. Queste terre di bassa pianura hanno visto battaglie, saccheggi ed eserciti in rotta, che hanno lasciato solo cicatrici. Sui volti e nei cuori dei protagonisti tali cicatrici sono ben evidenti, ma la popolazione sopravvive, sebbene in una lotta che non li porterà mai a diventare prìncipi o papi, bensì a rimanere sempre e solo intensamente uomini.

Durante la serata, gli autori saranno disponibili per rispondere a domande e curiosità e firmare dediche.