Economia e Lavoro
5 Luglio 2018
Felloni: "Una bella occasione di acquisto". Rienzi: "In regione le vendite non decolleranno nonostante sconti medi più alti dello scorso anno"

Scattano i saldi estivi, i consigli di Ascom e Codacons

di Redazione | 6 min

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La grande corsa all’acquisto con saldi estivi avrà inizio in Emilia Romagna il prossimo 7 luglio, il primo sabato del mese (il giorno successivo all’affascinante Notte Rosa che si tiene nella costa, e per la prima volta in città) e terminerà martedì 4 settembre.
Come si ricorderà l’Emilia Romagna nel 2016 ha sancito con una propria delibera di giunta il divieto di effettuare vendite promozionali nei 30 giorni precedenti la data di inizio dei saldi veri e propri.

“Un risultato importante – ricorda Giulio Felloni come vicepresidente nazionale di Federazione Moda Italia e presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara – per il quale voglio ringraziare il presidente nazionale di Federazione Moda Italia Renato Borghi e la stessa Federazione a livello regionale perché ha visto il sistema Confederale, nel suo insieme, esercitare un’azione istituzionale forte, condivisa nel chiedere chiarezza, rispetto a un limbo amministrativo che durava da troppo tempo in Emilia Romagna e produceva solo indecisione e incertezza nel settore. Le regole del gioco dovrebbero essere uguali per tutti anche se abbiamo rilevato purtroppo che qualcuno non ha osservato tali disposizioni”.

Il presidente Felloni entra poi sul piano strettamente tecnico  e ricorda: “Siamo di fronte a un momento atteso. I saldi sono una bella occasione di acquisto e permettono di fare ottimi affari con un occhio attento al rapporto qualità-prezzo, puntando anche ad articoli necessari e utili. Dai capi spalla, ai blazer alle t-shirt ci sono eccellenti opportunità per taglie e colori in una scelta che nel negozio di vicinato consentirà risparmi consapevoli e reali con soddisfazione del cliente finale”.

Ricordiamo inoltre ad esempio alcune semplici regole improntate alla chiarezza e alla trasparenza: servirsi dei negozi di abituale fiducia; sui capi va indicato il prezzo iniziale di vendita, la percentuale di sconto praticata e il prezzo finale in saldo; i pagamenti possono essere effettuati anche con carta di credito e bancomat.

Secondo un indagine statistica dell’ufficio studi nazionale di Confcommercio in media quest’anno gli italiani spenderanno a testa intorno ai 98 euro (una famiglia in media circa 227 euro e saranno 15,6 milioni i nuclei famigliari coinvolti dagli acquisti nel periodo) per un volume d’affari totale stimato intorno ai 3,5 miliardi euro.

Di altro parere, in merito alla propensione alla spesa degli italiani, è il Codacons, che come ogni anno mette in guardia i consumatori e diffonde i consigli utili per fare acquisti in sicurezza. Il Codacons sostiene infatti che le vendite in regione non decolleranno, dichiarazione che deriva dall’analisi dei risultati del consueto monitoraggio sulla propensione alla spesa dei consumatori durante il periodo di saldi. “Si registra anche in Emilia Romagna una generalizzata diffidenza da parte delle famiglie che inciderà sulla propensione all’acquisto – spiega l’associazione – Si prevede una buona affluenza nelle vie dello shopping e nei centri commerciali nei primi giorni di saldi, ma sul lungo periodo le vendite deluderanno le aspettative dei commercianti, nonostante quest’anno la percentuale media di sconto sarà più elevata rispetto al 2017”. “Oramai i saldi – spiega il presidente Carlo Rienzi – non sono più un appuntamento atteso dalle famiglie e hanno del tutto perso il loro valore. Oggi infatti i consumatori, grazie all’e-commerce, possono trovare articoli scontati tutto l’anno, e per acquistarli non devono nemmeno uscire da casa, basta un clic sul pc o sullo smartphone. Anche per questo gli sconti di fine stagione non esercitano più alcun fascino sui cittadini e andrebbero del tutto aboliti”.

Ecco i consigli del Codacons per gli acquisti sicuri durante i saldi:

1 Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad es. perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Avete due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.

2 Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.

3 Girate. Nei giorni che precedono i saldi andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo; potrete così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.

4 Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Valutate la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.

5 Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto). Un commerciante, salvo nell’Alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.

6 Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.

7 Negozi e vetrine. Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

8 Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

9 Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

10 Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.

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